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24/04/2024 11:30

Una margherita di occasioni da sfogliare per Alessandro Izzo: "Allenare fuori Toscana? Perchè no?"

Alessandro Izzo è uno di quegli allenatori di cui tutti i presidenti dovrebbero fidarsi, perchè unisce tutte quelle competenze, tecniche e decisionali, che permettono di ottimizzare il lavoro sia di costruzione che di conduzione di una squadra. Izzo, 34 anni, nel mondo del futsal da oltre un decennio, lo ha dimostrato nella sua lunga parentesi prima agonistica e poi sulla panchina dell’Atlante Grosseto, riportato in A2 dopo alcuni anni di anonimato nella cadetteria, prima che il matrimonio si interrompesse nel corso di questa stagione. E dopo tre mesi di riposo forzato, abbiamo deciso di contattare Alessandro Izzo per fare una riflessione generale sulla situazione, sua personale e del futsal in Maremma (e non solo), ma non senza dimenticare che i risultati ottenuti nella passata stagione, che lo videro conquistare la promozione con una serie di undici vittorie consecutive oltre a portare l’Under 19 dell’Atlante tra le prime cinque d’Italia, gli hanno permesso di vincere il premio di Sportivo Maremmano del 2023.


- Alessandro, innanzitutto come stai? 


“Diciamo molto bene e grazie di cuore per queste belle parole: sono felice di notare che in tanti non dimenticano. Riguardo al passato sicuramente io e il mio staff abbiamo fatto grandissime cose a Grosseto, le avete elencate tutte e quindi non mi dilungo a ripeterle, ma sono tutte dentro il mio cuore e ognuna è speciale. Per quanto concerne la stagione appena conclusa mi sento di dire che insieme alla società avevamo allestito un buon roster, ma siamo stati inizialmente penalizzati da infortuni molto importanti come quelli di Leandrinho, Mateo e Falaschi pur essendo bravissimi a reagire, inanellando le vittorie contro Lucrezia e Prato in casa, pareggiando contro l’Olimpia Regium e senza dimenticare la storica impresa di Bologna. Abbiamo iniziato il 2024 perdendo a Fabrica ma le assenze di Liburdi, Mateo e Gianneschi in quella circostanza furono davvero pesanti se consideriamo anche Lessi febbricitante e Falaschi ancora out. Successivamente ho deciso di dimettermi per divergenze interne. Riguardo all’Under 19 - continua la riflessione di Izzo - abbiamo ottenuto il pass per la Coppa Italia ed eravamo in piena bagarre per il titolo, anche se replicare i risultati dello scorso anno sarebbe stato improbabile ma ci avremmo provato. Da qui in poi preferisco assolutamente non esprimermi per rispetto dell’ambiente e soprattutto del bravo allenatore (Jukic, n.d.c.) che mi ha sostituito”.


Avevamo parlato delle qualità di Izzo: un allenatore del suo spessore non può non attirare su di sè le attenzioni del futsalmercato. In molti lo accostano al Prato per il dopo Bearzi, ma lui smentisce.


“Ho sentito da tantissimi questa voce ma vi garantisco che non è così. Come è ora impossibile pensare ad un ritorno all’Atlante, anche perchè nessuno della società mi ha chiamato. A Grosseto ho tantissimi amici, ma vedo molto difficile questa soluzione”.


La Toscana quindi non è certo solo Grosseto o Prato, possibile che nei prossimi giorni si possano aprire altri spiragli. Ma attualmente di Izzo si parla fuori regione. 


- Alessandro, dove sei orientato? La voce dell’Emilia è attendibile?


“Al momento le offerte più importanti sono lontane da casa, ma il mercato è appena iniziato. Sono molto lusingato di questo interessamento dall’Emilia, evidentemente ho seminato bene. Se così fosse, tuttavia, dovrò ragionare con particolare attenzione perché ho impegni lavorativi, e non, importanti da rispettare”.