Non ne bastavano già tre. Perchè della famiglia Salas, nel massimo campionato nostrano, già c’era una larga rappresentanza: Juan Adrian allo Sporting Salas Consilina, Javier Adolfo al Napoli e Vander Mendez al Mantova. Ma evidentemente non erano mai troppi, mancava il quarto elemento.
Che in verità il viaggio in Italia lo aveva a lungo accarezzato, perchè la scorsa estate si era vociferato che il Bel Paese avrebbe potuto vedere all’opera anche Emerson Salas, il più piccolo della dinastia di assi paraguaiani: ma quando si è saputo che la Cioli Ariccia gli aveva preferito Joni Franco più di qualcuno ha storto il naso.
Perchè Emerson Mendez Salas, a soli 21 anni, è già diventato un “qualcuno” in Paraguay, facendo faville nel Cerro Porteño e soprattutto guadagnandosi in men che non si dica un posso fisso nella Nazionale di Carlos Chilavert. Per di più è una mancino di grande qualità, capace di coprire indifferentemente ruoli difensivi e offensivi sulla corsia.
Insomma, quello che serviva a Fabio Oliva per compensare la partenza di Bateria, emigrato in Lettonia, e mettere definitivamente una pietra sulla mancata definizione dell’arrivo di Lolo Suazo, che si accinge a mettere tenda a Benevento.
Ma guai considerare Emerson un’alternativa. Per lui giurano in tre: saranno pure fratelli, ma Juan, Javier e Vander la Serie A la conoscono molto bene e tutti dicono che il “fratellino” non sfigurerà affatto. E lo ribadisce un certo Roberto Dalia, che i Salas li ha scoperti... tutti e quattro ed è certo che anche Emerson dimostrerà le sue capacità in Italia. Buon per il Sala che… ad un Salas ne potrebbe aggiungere un altro? Come a dire... due sono sempre meglio che uno...
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