
08/03/2023 20:29
Che cosa dire della Nazionale che ha pareggiato in extremis in Svezia l’ultima partita del girone del Main Round? Da una parte, per quello che è stato lo spettacolo offerto in campo, ci viene spontaneo applaudire gli azzurri, che praticamente sono stati sempre costretti a recuperare il passivo che gli svedesi hanno costantemente tenuto tra uno e due gol di scarto; facilitati nel loro compito, aggiungiamo dall’altra parte, dai tanti errori commessi a livello difensivo dai nostri giocatori, soprattutto nella prima parte del secondo tempo durante il quale la Svezia ha ottenuto il massimo facendo il minimo.
Sul fronte opposto, invece, si può assolutamente dire che l’Italia il suo l’ha fatto e anche bene, ha costruito e verticalizzato, ha prodotto tante occasioni da rete affondando i colpi sette volte. Anche perchè la Svezia aveva un’autentica piovra, che le ha prese praticamente tutte strozzando l’urlo del gol agli azzurri in almeno una mezza dozzina di circostanze clamorose. E comunque, lasciatecelo dire: tutti in piedi per Anthony Isgrò, 21 anni il prossimo 19 giugno, che stasera l’ha messa dentro due volte, ma dimostrando grande personalità e la stoffa tipica del campione. Abbiamo trovato il Merlim del futuro.
LA CRONACA - Bellarte fa esordire Parisi fra i pali, accompagnandolo con Musumeci, Merlim, Motta e Marcelinho. Jansson, Hiseni, Söderqvist, Zhubi e Azizi il quintetto di partenza proposto da Dulvat.
È la Svezia a sbloccare subito l’incontro con una grande giocata di Gashi che al terzo, superando in dribbling Musumeci, batte Parisi per l’1-0. La risposta dell’Italia porta la firma di Motta che con un bel mancino impensierisce Jansson. La Svezia ha un’altra grande chance per segnare, ma Parisi è super nell’1vs1. Dall’altra parte Donin prova a segnare il gol dell’anno: dribbling in fascia, veronica a saltare l’avversario e mancino che sfila sul fondo di un nulla. Azzurri vicini al pari in un altro paio di situazioni, ma arriva il raddoppio dei padroni di casa, con Soderqvist che rimpalla in porta il rinvio di Parisi: è 2-0 al settimo.
La bravura degli Azzurri sta nel non scomporsi, tornando a creare occasioni da gol, le più grandi non finalizzate da Motta e Merlim. A quattro dall’intervallo Di Eugenio è caparbio nel riciclare un pallone al limite dell’area, servendo Marcelinho per il 2-1. Musumeci e compagni sono però carichi di falli e a 3’40’’ dall’intervallo Soderqvist non perdona da tiro libero per il 3-1. Bellarte risponde inserendo Merlim come portiere di movimento: l’Italia segna con Musumeci, ma ancora Soderqvist, con la tripletta personale, ristabilisce i due gol di distacco. Alla fine del primo tempo è 4-2 per la Svezia.
Il secondo tempo conferma quanto questa sia una partita stranissima: ogni volta che gli Azzurri si avvicinano, la Svezia punisce portandosi così sul 6-4 al quinto minuto, rendendo vani i tentativi di Musumeci e Merlim (che provoca l’autorete di Jansson) di ricucire il parziale. Passano i minuti, la Svezia si carica di falli ed è costretta ad abbassare l’intensità difensiva. Esce così l’Italia: Isgrò segna il 6-5 al decimo e si gioca a una porta sola.
A quattro dalla fine Bellarte va all-in e inserisce il portiere di movimento: la mossa premia subito, perché Isgrò, su assist di Merlim, segna la doppietta che ristabilisce, dopo un lungo inseguimento, la parità. L’Italia vuole vincerla e insiste con il 5vs4 di movimento: Gashi ruba palla e spinge in porta il 7-6 a poco meno di due e mezzo dalla fine. Ma Musumeci e compagni non mollano la presa e a undici secondi dalla fine Marcelinho fissa il risultato sul definitivo 7-7.
LA SITUAZIONE - Gli Azzurri, che erano già sicuri del primo posto, chiudono a 8 punti, con due vittorie e due pareggi, mentre la Svezia finisce seconda, a pari merito con la Macedonia del Nord (a quota 4), ma avanti per una miglior differenza reti negli scontri diretti. I gialloblu si qualificano così per il playoff del Main Round, rientrando fra le otto “peggiori” seconde dei 12 gironi. Ora l’attesa è tutta per il 5 luglio, quando saranno sorteggiati i gruppi della prossima fase, quella Elite, che qualifica direttamente al Mondiale del 2024.
SVEZIA - ITALIA 7-7 (pt 4-2)
SVEZIA: Jansson, Hiseni, Söderqvist, Zhubi, Azizi, Saaf, Diaz, Bojang, Mossberg, Smajlovic, Pahlevan, Gashi, Furublad, Bejan. CT: Dulvat
ITALIA: Parisi, Musumeci, Merlim, Motta, Marcelinho, Pietrangelo, Galletto, Etzi, Isgrò, Calderolli, Donin, Cutrignelli, Lo Cicero, Di Eugenio. CT: Bellarte
ARBITRI: Panic (Serbia), Nikolic (Serbia), Radojcic (Serbia), crono: Glavonjic (Svezia)
MARCATORI: pt 2’57” Gashi (S), 6’33” Söderqvist (S), 14’06” Marcelinho (I), 16’14” Söderqvist (S, tiro libero), 18’21” Musumeci (I), 19’30” Söderqvist (S), st 0’35” Musumeci (I), 2’49” Diaz (S), 4’22” autorete di Jansson (I), 4’32” Hiseni (S), 10’05” e 16’11” Isgrò (I), 17’46” Gashi (S), 19’49” Marcelinho (I)
NOTE: ammoniti Hiseni (S), Calderolli (I)