
27/08/2023 11:27
E’ stata la prima squadra a radunarsi, una settimana abbondante prima di tutte le altre. La Feldi Eboli sta lavorando a fari spenti, ma con le idee chiare: c’è uno scudetto da difendere e una Champions da disputare, con il Main Round di fine ottobre in programma proprio al PalaSele di Eboli che saranno gli obiettivi primari della prima stagione da campioni d’Italia. Marcello Serratore è un direttore tecnico pragmatico: ci siamo interfacciati con lui per fare un’analisi a tutto tondo sulle Volpi, partendo dalla preparazione per arrivare - passando per il campionato - sino ai confronti con Stalitsa, Lucenec e Doukas che caratterizzeranno il girone di Champions in calendario tra due mesi.
- Marcello, intanto un tuo giudizio sul lavoro che la squadra sta effettuando da ferragosto: come hai visto sia l’impegno che lo spirito di gruppo?
“La squadra sta lavorando sodo dal 14 agosto, sotto la direzione attenta dello staff tecnico. L'impegno da parte di tutti è massimale, con molta abnegazione e attenzione da parte del gruppo. Gruppo formato da un mix di esperienza e gioventù che rema tutto dalla stessa parte seguendo le direttive impartite. Dopo due settimane le sensazioni sono positive, sperando che sia così anche in futuro”.
- Ti sei trovato costretto a fare un mercato impegnativo per far fronte alle pesanti partenze post-scudetto. Dopo i primi 15 giorni, in base a quello che hai visto, ti ritieni soddisfatto di quanto sei riuscito a fare per ricomporre il roster? Pensi che possa essere ulteriormente integrato?
“La nuova squadra è stata voluta e concepita di comune accordo con tutti i componenti, societari e tecnici. Per quelli che hanno scelto di andare via, a cui saremo sempre grati e riconoscenti per aver realizzato insieme a tutti noi un sogno chiamato scudetto, era impossibile da parte loro rifiutare proposte "esorbitanti" e totalmente fuori portata dal nostro modo di operare e intendere ma, soprattutto, lontano dalla nostra immagine costruita negli anni con i risultati ottenuti, abbiamo cercato di sostituirli con giocatori altrettanto validi con caratteristiche diverse e che, immediatamente, hanno mostrato tutta la loro volontà e gioia nel voler venire ad Eboli a lottare e competere con la maglia che porta il tricolore sul petto. Come ho sempre detto, chi sceglie Eboli, non deve farlo solo per soldi, altrimenti può andare altrove. Siamo soddisfatti delle scelte fatte e speriamo che a questo possano seguire anche buoni risultati. Aspettiamo che arrivi la prossima settimana Igor Carioca, così da avere tutti a disposizione con una rosa lunga e completa alla quale non intendiamo fare alcuna integrazione”.
- Guardando in casa degli altri, al netto di eventuali e possibili novità di mercato nel corso di settembre, chi pensi abbia compiuto il passo in avanti più importante è chi invece ha ancora da lavorare? Ti sei fatto una scala di valori per la prossima Serie A?
“Senza dubbio, Napoli, Olimpus, L84 e Pomezia sono le squadre meglio attrezzate per la lotta al tricolore e coppa Italia, basti tener presente i roster a disposizione e i relativi investimenti fatti. Insieme a loro, per le stesse ragioni di cui sopra, vedo Pesaro e Genzano di pari livello. Poi un gruppo agguerrito con noi, Meta, Sala Consilina, altra neo-promossa solo sulla carta vista la rosa a disposizione e gli investimenti fatti, oltre alla Sandro Abate, chiaramente se sostituisce Alex con un pari livello”.
- Come rapporti la Feldi con le rivali e quanto pensi potranno pesare gli impegni europei nella gestione delle risorse psico-fisiche del gruppo?
“La Feldi, come ha sempre dimostrato, lotterà per ottenere i migliori risultati possibili. La società ha già dimostrato, con i fatti, di essere cresciuta anno dopo anno, mantenendo sempre salda una propria identità, di cui siamo fieri. Gli impegni europei, sicuramente toglieranno energie psico-fisiche come abbiamo già potuto constatare la scorsa stagione, con la gioia di aver vinto un Main Round ed essere andati addirittura all’Elite Round, e, anche per questo, abbiamo pensato, di comune accordo, di mettere a disposizione dello staff guidato da mister Samperi una rosa abbastanza lunga proprio per ovviare a questi momenti particolari, con cui poter sopperire ad eventuali squalifiche, piccoli infortuni con relativi recuperi, scadimenti di forma e, perché no, prettamente a scelte tecniche”.
- In Champions ci saranno anche Lucenec e Doukas, che hanno vinto i loro gironi del preliminare, oltre allo Stalitsa Minks che delle tre rivali dovrebbe essere la più pericolosa. Un tuo giudizio sulle avversarie che avrete di fronte a fine ottobre e ovviamente quali sono le aspettative che vi accompagneranno in questo evento che affronterete potendo contare sul sostegno dei vostri tifosi?
“Per noi sarà la seconda partecipazione alla Champions e rappresentare l'Italia del futsal è sicuramente un motivo di orgoglio e di vanto. Farlo poi, per la prima volta, al Palasele di Eboli è un'emozione unica, nonché stimolante, e colgo l'occasione per ringraziare l'amministrazione comunale di Eboli, con in testa il Sindaco Mario Conte, ed invitare tutta la popolazione ebolitana, e campana, a sostenerci in massa sulle tribune del nostro palazzetto. Io credo che il gap in queste competizioni europee sia soprattutto fisico, con giocatori strutturati e forti fisicamente rispetto a noi. Anche tatticamente non esistono più squadre facili da affrontare, anzi, in Europa il livello si è alzato tantissimo. Sulla carta, sappiamo bene che la squadra di Minsk è quella più accreditata ed esperta in queste competizioni. Ma non sottovaluterei le altre due provenienti dal Preliminary, anche se tutto lascia presagire che, alla fine, una tra noi ed i bielorussi dovrebbe giocarsi l'accesso all' Elite Round. Mi piace sottolineare - puntualizza Serratore - anche l'importanza che le rispettive federazioni riservano alle loro rappresentanti mettendole nelle migliori condizioni possibili supportandole in ogni loro bisogno. Questo lo notammo anche lo scorso anno in Lituania dove, le tre squadre che affrontammo, oltre a poter usufruire dei migliori giocatori del proprio campionato, anche di altre squadre e solo per la Champions - ma questo dipende sicuramente da ogni singola federazione- erano state messe nelle condizioni di poter preparare, con molto tempo a disposizione, il Main Round nel migliore dei modi, mentre noi, anche per colpa di un calendario fitto, dovemmo fare una trasferta dispendiosa 24 ore prima di partire per la Lituania. Ecco, forse, un pochino di attenzione in più in prossimità di questi grandi eventi, non guasterebbe ma lo dico con la massima serenità e tranquillità, senza voler fare alcuna polemica ma solo per attenzionare tutti gli addetti ai lavori. Noi da parte nostra faremo il massimo per regalare un'ulteriore gioia al nostro pubblico - chiude il dt ebolitano - pur sapendo delle difficoltà che affronteremo in una competizione prestigiosa come la Champions”.
o.c.