Un destino che rischia di essere già segnato sta accompagnando l’Atletico Cassano in questa fase che fa da ponte tra la stagione 2021/2022 e la 2022/2023. Segnato perché la società del presidente Michele Ruggiero sta facendo i conti con gli effetti di una riforma che potrebbe addirittura essere letale per il glorioso club murgese. Il grido di allarme arriva da uno dei punti di riferimento storico dell’Atletico, il direttore generale Mimmo Vitulli.
“Non ci sono giocatori - entra a pie’ pari nell’argomento Vitulli - e mi riferisco a elementi locali con i quali implementare il roster e adeguarlo alle nuove regole. Che purtroppo ci stanno mettendo in ginocchio e che noi paghiamo annor più marcatamente facendo parte di un bacino di utenza veramente risicato. È stata varata una riforma che non ha minimamente tenuto in considerazione le necessità dei club, che variano da parte a parte dell’Italia, costringendoli a doversi riorganizzare in pochissimo tempo perché la Divisione l’ha attuata dall’oggi al domani spiazzando tutti. Limitare drasticamente l’utilizzo di giocatori non formati seppur di cittadinanza italiana è stato un atto affrettato, che ha letteralmente minato progetti sportivi come il nostro che si fondavano sull’impiego di giocatori Italo-brasiliani portatori anche di una cultura calcistica diversa ma molto più avanzata della nostra. Senza nulla togliere agli ottimi elementi italiani in giro, che però sono stati già accaparrati da squadre di A e A2, la numerica di essi è troppo bassa per soddisfare le richieste degli altri club di A2 e B e il livello, già notevolmente abbassatosi nelle ultime due stagioni, arriverà veramente ai minimi storici. Ritengo che sia stato un errore molto grave - aggiunge Vitulli - non tenere in considerazione gli effetti che avrebbe avuto la riforma, che nel nostro caso complicherà notevolmente l’organizzazione della stagione e non solo, perché stiamo seriamente valutando la possibilità di cessare l’attività”.
Un’ipotesi o una minaccia concreta? L’analisi di Vitulli è stata estremamente realistica e viene difficile pensare che il direttore generale cassanese stia bluffando. A maggior ragione dopo aver avuto la conferma che Giampiero Recchia non proseguirà nel rapporto tecnico con l’Atletico e che giocatori storici come Alemao e Perri stiano guardandosi attorno per capire cosa fare qualora a Cassano si arrivi concretamente alla chiusura. La sensazione è forte: siamo arrivati veramente alla resa dei conti?