13/08/2021 10:02
In Italia l’ha portato il Domusdemaria, era un Luchi Avellino giovanissimo quello che si disimpegnò nei cadetti con la squadra sarda, al primo anno di quella che diventò poi più che un’avventura un’esperienza di vita. Perché la stagione successiva, sbarcato a Latina, apre la lunga militanza in nerazzurro, che si chiude con tre promozioni all’attivo e un quarto di finale dei playoff in Serie A.
Il resto è storia recente. A Reggio Emilia, con il Kaos, arriva la vittoria della Coppa della Divisione; a Città Sant’Angelo, nel biennio con l’Acqua&Sapone, Lucho alza al cielo la Coppa Italia nell’indimenticabile edizione di Faenza. Le sirene spagnole lo affascinano al punto di rispondere alla chiamata di Duda al Cartagena. Ma il richiamo dell’Italia… è l’Italia, inutile negarlo: in Irpinia sarà un’avventura speciale.
"E' bellissimo poter vestire la maglia della Sandro Abate - dichiara Avellino - perchè è un club che ha voglia di vincere. Io sono molto ambizioso, voglio esultare con i compagni e i nostri tifosi, vogliamo regalare vittorie alla nostra gente. Arrivo in una città stupenda, passionale, che ama lo sport a tutti i livelli. E poi il mio nome… dice tutto”.
Avellino ritrova la Serie A, curiosamente, ad Avellino. E la prossima Serie A sarà un torneo che si annuncia straordinariamente livellato.
“Sono davvero felice di tornare a giocare nel campionato italiano, la stagione sarà affascinante con molte squadre costruite per vincere. Non vedo l'ora di abbracciare i nostri tifosi e difendere i nostri colori. Forza Sandro Abate, forza Avellino!"
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