21/04/2021 22:34
Napoli è stata la sua molla di riscatto dopo un paio di esperienze (Eboli e Latina) che non lo avevano totalmente gratificato. Invece, all’ombra del Vesuvio, Piero Basile ha ritrovato sé stesso, ha ritrovato la dimensione di un allenatore vincente. Lo dicono i risultati di una stagione stellare: solo vittorie, dentro o fuori casa, in campionato o in Coppa Italia. Un “hannus mirabilis” a tutti gli effetti.
Ma la cosa più importante è stata che il Napoli si è rispecchiato in Piero Basile, in toto. Le sue scelte di carattere tecnico e tattico sono state corrisposte dai fatti che poi la squadra ha fatto sul campo. Davanti all’evidenza Basile non può che annuire.
“Siamo riusciti a disputare una stagione leggendaria propria perchè i giocatori e soprattutto gli uomini che avevo a disposizione, hanno sposato in tutto e per tutto il mio modo di concepire questo sport, tatticamente e tecnicamente, dandomi piena disponibilità e credendo ciecamente nel mio lavoro”.
Ne è stata la riprova la finale di Coppa Italia con l'Olimpus, che Basile aveva dovuto preparare dovendo rinunciare a giocatori basilari come Turmena e Arillo. Molti hanno detto che a pesare sull’economia di quella partita sia stata la scelta di D’Orto di rinunciare a Ghiotti, ma la verità sta nella prestazione che gli azzurri sono stati capaci di offrire sul campo, meriti che Basile evidenzia sostenendo in cosa i suoi giocatori hanno saputo eccellere per ottenere una vittoria tanto cristallina.
“Io credo che se Ghiotti fosse stato in campo la mia squadra avrebbe portato lo stesso a casa la coppa - risponde Basile. - Abbiamo cambiato in corsa una volta appreso che Ghiotti non sarebbe stato della partita, ma i miei giocatori hanno sfoderato una prestazione assurda per intensità e qualità tecnica di gioco e questo ha permesso di attuare il piano tattico che avevano preparato alla perfezione, nonostante in stagione pochissime volte ci siamo trovati a giocare in quel modo”.
- Dove e quando secondo te si è decisa la finale con l'Olimpus?
“Sul secondo gol, quello di Foglia. Perché prima del gol l’Olimpus stava spingendo per cercare il pareggio. Dopo il 2-0, tutta la nostra fame, la nostra voglia, la nostra organizzazione ha preso il sopravvento e ci ha permesso di dominare la gara”.
- Sabato vi aspetta il match con il Polistena che il Napoli affronterà per chiudere la stagione con un'altra vittoria. Questo incredibile record è l'immagine che secondo te interpreta nel modo più completo quella che è la dimensione raggiunta dalla tua squadra?
“Questo record lo vogliamo a tutti costi perché rimarrà nella storia: 23 gare su 23, questo resterà l’emblema del nostro gruppo che ha vinto campionato e Coppa”.