Opinioni abbastanza concordi arrivano da
molti addetti ai lavori del girone G di serie B che riconoscono la forza delle
Aquile Molfetta, fresco artefice della promozione in serie A2. Abbiamo
ascoltato alcuni protagonisti, sia in panchina che sui tavoli dirigenziali che
durante questa annata hanno incrociato il roster biancorosso.
“Il Molfetta ha una struttura di base
molto solida e collaudata, quando alla fine vinci un campionato significa che
hai fatto meglio degli altri e che hai sbagliato di meno – è il parere di
Domenico Lodispoto del Canosa che che più delle altre ha intralciato il cammino
del Molfetta – squadra molto esperta che ha assorbito bene qualche passaggio a
vuoto poi infilando nel rush finale il filotto decisivo di vittorie. A mio
parere la vittoria del campionato è stata meritata, alla fine alle sue
antagoniste è mancata quella regolarità che poi alla fine può fare la
differenza”.
Aquile Molfetta favorite dall’inizio
alla fine, questo in estrema sintesi il pensiero di Bruno Da Silva, player-manager
dell’Itria.
"Hanno allestito una squadra per
vincere il campionato sin da subito – spiega Bruno – una squadra con giocatori
esperti e di categoria che alla fine hanno mostrato grande continuità. Ad
inizio campionato erano loro i favoriti e hanno rispettato le consegne. Anche
se nel finale hanno mostrato qualche passaggio a vuoto non si sono disuniti ma
si sono ripresi con carattere. Peccato perché forse nei due scontri diretti
contro di loro soprattutto in casa nostra meritavamo di vincere, ma ormai è
andata e pensiamo soltanto a raggiungere il miglior traguardo possibile come
piazzamento play-off".
Complimenti alla capolista anche da
parte di mister Di Bari, tecnico del Bitonto.
"Faccio i complimenti al Molfetta
per la vittoria del campionato, vincere non è mai facile anche quando si ha un
organico molto forte. A mio parere ha vinto la squadra più continua nell'andamento
dei risultati. Ha saputo imporsi nelle gare più importanti e decisive della
stagione riuscendo a reagire nei momenti difficili che pure ci sono stati con
orgoglio e spirito di gruppo. Si tratta di un traguardo meritato conquistato
con grande determinazione".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche le
parole di Enea D’Alonzo, storico dirigente della Real Dem.
“Una vittoria meritata quella delle
Aquile Molfetta, meritata per il gruppo e per lo staff dirigenziale. Sono stati
primi in classifica dalla prima giornata tranne per un breve periodo. La
società ha saputo lavorare su un gruppo collaudato già competitivo. Meriti
quindi soprattutto alla società, i valori tecnici assoluti della squadra sono
stati rilevanti ma non da stravincere, hanno vinto il campionato con una
giornata di anticipo ripeto con merito. Faccio al Molfetta un forte in bocca al
lupo e speriamo che sia l’inizio di un percorso ancora più ambizioso e che
possa ritagliarsi un ruolo importante nel campionato di serie A2. Molfetta è
una città importante che merita traguardi ambiziosi, e perché no magari pensare
di poter ambire anche alla massima serie in futuro”.
Per Agostino Spinelli il fattore “lungimiranza”
è intrinseco della formazione molfettese.
"Un progetto destinato a mio parere
a durare nel tempo, quello delle Aquile Molfetta. Un progetto intelligente e
frutto di attenta programmazione da parte di una società che ha voluto
impiantare una squadra esperta di categoria che potesse contare sull'apporto
anche di ragazzi giovani molto interessanti che negli ultimi anni sono
cresciuti in modo esponenziale. Indubbiamente si tratta di una vittoria del
campionato meritata conseguita nel corso di una stagione molto particolare ma,
per questo, forse ancora più difficile. Credo che si continuerà a focalizzarsi
sulla stessa impostazione degli ultimi anni, anche in A2 si lavorerà attorno ad
un gruppo che possa dare soddisfazioni senza spese folli e voli pindarici, ma
con tanta oculatezza e valutando bene ogni situazione".
Il successo della squadra di Rutigliani è
riconosciuto nel commento di Antonio Dazzaro, tecnico del Barletta.
“Hanno ampiamente meritato la vittoria
finale, si tratta di un risultato cercato sin dalla prima giornata. Un plauso
va alla squadra ma anche e soprattutto alla società degli amici di Molfetta che
ci hanno creduto fino alla fine superando quei momenti difficili che è normale
che ci siano nell’arco di una stagione che si è rilevata molto impegnativa”.
Infine, il pensiero di Alessandro
Cavaliere, allenatore della Chaminade Campobasso.
“Il Molfetta è un’ottima squadra, hanno
allestito un roster molto forte che ha avuto qualche passaggio a vuoto ma poi
nella fase decisiva del campionato è uscito alla grande meritando la vittoria
finale – è il commento di Alessandro Cavaliere responsabile tecnico della prima
squadra della Chaminade Campobasso- a livello di singoli sono molto forti, nei
doppi confronti contro di noi lo hanno dimostrato ampiamente, ma anche a
livello di squadra hanno avuto quella continuità di rendimento che poi ha fatto
la differenza nell’arco del campionato”.
emme.elle