Chemiba, salvezza all'orizzonte. Sincerità Lippera: "Il Sangiorgio? Sfida giocata con attenzione"

Anche il test Sangiorgio è stato superato e la Chemiba continua la sua corsa verso la salvezza. La situazione di classifica non è ancora del tutto rassicurante, considerando anche il prossimo impegno che porterà la squadra di Bettelli a Senigallia sul campo dell’Audax vicecapolista, ma intanto, nell’ambiente di Cerreto d’Esi, si guarda con maggior ottimismo al finale di campionato. Il punto della situazione l’indomani della vittoria con il Sangiorgio abbiamo deciso di farlo con Tommaso Lippera, universale di 18anni che dopo aver giocato con il Matelica nel calcio ha abbracciato il progetto Chemiba facendo la spola tra prima squadra e Under 19.


- Come stai vivendo questo momento positivo sia sul piano collettivo, visto che la squadra ha infilato cinque vittorie consecutive tirandosi fuori dalle sabbie mobili, che sul piano personale, considerando che nelle ultime partite sei andato a segno?


“É sicuramente un periodo positivo per tutti noi, gli ultimi risultati raggiunti ci danno la possibilità di lavorare con meno pressione addosso. Personalmente sono molto soddisfatto e grato della fiducia mostrata da parte del mister e dei compagni e ciò mi da la carica giusta per affrontare le partite”.


- A parte gli innesti di Sakuta e Da Silva, in cosa hai individuato quegli aspetti che hanno prodotto questa inversione di tendenza anche sul piano prestazionale? C'è indubbiamente una maggior consapevolezza?


“Sicuramente gli innesti Sakuta e Da Silva hanno fatto solo che bene alla squadra, inoltre penso che ci sia stato un cambiamento di atteggiamento da parte di tutto il gruppo nel volersi riscattare rispetto alla prima parte di campionato”.


- La vittoria sul Sangiorgio è stata difficile perchè i vostri avversari se la sono giocata fino in fondo: ma cosa ha fatt realmente la differenza? C'è stato un momento in cui hai capito che la partita non vi sarebbe sfuggita di mano?


“La partita era sicuramente difficile sul piano mentale vista la classifica. Durante la settimana ci siamo preparati bene, consapevoli che avremmo dovuto portare i tre punti a casa. Non c’è un momento preciso della gara in cui sei consapevole che andrai a vincere, anche perché in questo sport può succedere di tutto fino all’ultimo minuto. Fino a che effettivamente la partita non finisce è molto importante non sottovalutare l’avversario mantenendo la concentrazione sempre alta. E noi abbiamo fatto esattamente questo”.