
E’ un Città di Chieti preso a metà tra l’attività legata alla preparazione agli impegni della nuova stagione e il debutto ufficiale della formazione Under 23, chiamata sabato a scendere in campo a Colleferro per la “prima” in Coppa della Divisione. Decisamente motivato Fabiano Di Muzio, al quale il club chietino ha affidato la conduzione della prima squadra con ovviamente l’appendice del gruppo Under 23: e il tecnico non nasconde la propria soddisfazione per il lavoro che i ragazzi hanno svolto in questa fase iniziale della nuova stagione.
“Volutamente ho iniziato la preparazione con anticipo rispetto ai tempi canonici e devo dire che ho avuto un riscontro molto positivo da parte dei ragazzi: serietà, disponibilità e motivazione sono state massime. Ora finalmente arrivano gli impegni ufficiali e dobbiamo raccogliere i frutti di tanta fatica”.
- L’organico ha conservato la sua struttura portante e questo sicuramente semplifica il tuo compito. Ma quanto peserà l'impatto con la cadetteria per una rosa che è composta prevalentemente da giovani che si affacciano per la prima volta con una categoria nazionale? E quali saranno, secondo te, i valori del girone che affronterà il Città di Chieti?
“D’accordo con la società, e come è giusto che sia, abbiamo deciso di intraprendere questa avventura del nazionale senza però tralasciare quello che è il nostro progetto il quale, a mio parere, è l’unico modus operandi che assicura futuro e continuità a questa disciplina. È naturale che qualcosa paghiamo a livello di esperienza al primo impatto nella categoria, ma sono sicuro che riusciremo a sopperire con la voglia, l’entusiasmo e l’organizzazione. Molti dei ragazzi giocano insieme da tanti anni e questo, oltre ad assicurare un gruppo forte e coeso, aiuta anche me nel lavoro quotidiano. Il girone in cui siamo stati inseriti lo ritengo particolarmente complicato sia a livello logistico, che ambientale, che tecnico. È un girone che va affrontato con l’atteggiamento giusto, che debba essere un mix tra umiltà e quella sfrontatezza ‘organizzata’ che personalmente ritengo la nostra forza e sulla quale, con non poca fatica, cerco di lavorare tutti i giorni. Abbiamo una grossa opportunità da giocarci, speriamo di saperla sfruttare al meglio”.
- Sabato, come detto, inizia il cammino in Coppa della Divisione: quali sono le aspettative coltivate considerando che la squadra che scenderà in campo in questa competizione è per lunghi tratti quella che hai plasmato e condotto in Serie B?
“Questa formula della Coppa della Divisione la ritengo quanto meno interessante, anche se immagino possa creare problematiche a determinate società. Dal canto nostro, diciamo ancora una volta che il progetto Città di Chieti ci agevola almeno a livello numerico, ma sono certo che comunque il livello generale sarà alto e già da sabato a Colleferro sarà molto dura. Per noi ogni partita è un piccolo tassello che mettiamo a livello di esperienza: questo è lo spirito col quale ci affacciamo a questa competizione, sperando naturalmente di toglierci le nostre soddisfazioni”.