C'è grande entusiasmo in casa Città di Mestre dopo le ultime prestazioni, anche se alle porte c'è la sfida contro i Saints che, seppure in un periodo non esattamente positivo, hanno già avuto modo di dimostrare il loro valore. E non ci sarà molto da attendere perché sabato 27 febbraio alle 15 il Campello Motors è atteso da un’altra insidiosa trasferta. Si viaggia verso la Lombardia, Merate per l’esattezza, per incrociare le sorti con il Saints Pagnano, che all’andata si impose nettamente.
Consapevoli ora di quanto possano essere capaci di esprimere, i ragazzi di Candeo non vogliono fermarsi nella rincorsa ai punti salvezza, perché questa categoria la desiderano e hanno dimostrato di meritarla. Punti salvezza che possono arrivare anche grazie alle reti di un ritrovato Luca Mazzon, sbloccatosi proprio nell’ultimo pareggio contro L84, dopo che mercoledì era stato anche assist man per Douglas.
“Per uno come me che è sempre stato abituato a fare gol,” ci dice Luca, raggiunto poco prima di partire per l’allenamento, “effettivamente la rete mancava. È vero che quando ci si intestardisce poi si fa fatica, perché sembra che non arrivi mai il momento giusto. Quindi, sarebbe meglio pensarci meno anche se è difficile. Essersi sbloccati è stato importante perché la situazione cominciava a essere pesante. Poi c’era anche una buona dose di sfortuna, ma è che chiaro che comunque lavorando per la squadra, sei poi contento che almeno le cose vadano bene anche per il lavoro che fai per i compagni, assist, pressing, difesa.”
Con il prossimo avversario ci si gioca anche la credibilità ottenuta nelle due prestazioni con L84, tanto più che il Saints Pagnano all’andata ha vinto con ampio margine al Franchetti.
“Abbiamo ottenuto due ottimi pareggi con la capolista. E avremmo anche potuto vincere in queste come in altre partite per la verità. È vero che abbiamo fatto tanti pareggi, ma in quelle occasioni non siamo mai stati presi a “pallonate”, passami il termine. Ce la siamo sempre giocata a viso aperto, di fatto abbiamo sempre rischiato di conquistare i tre punti. Con L84 di diverso c’è stato che abbiamo dimostrato prima di tutto a noi stessi, che se diamo intensità la qualità ce l’abbiamo. Quindi, non dobbiamo aver paura di nessuno, anche in casa di una squadra che è molto forte e che negli anni passati ha fatto del suo palazzetto il suo fortino. Andare in Piemonte a giocare, a imporre per certi tratti della gara anche la nostra qualità, adesso ci mette nella condizione di guardarci allo specchio e dirci, certo adesso siamo qui, ma possiamo fare ancora molto meglio. Quella carica in più per dire “andiamo in casa del Pagnano e di altre squadre, senza guardare al valore dell’avversario ma alla nostra prestazione”.
L’andata con il Saints eravamo anche andati in vantaggio, ma dopo aver preso quei due gol ravvicinati è venuta fuori la tensione che avevamo, per il momento che stavamo attraversando. Sabato non c’è nessun pensiero di vendicare come sono andate le cose in quell’occasione. Dobbiamo solo rimanere concentrati su di noi, sul fare la migliore prestazione possibile e il risultato verrà di conseguenza. Se cominci a pensare di dover rimediare al risultato dell’andata, magari vieni preso dalla foga e cominci a sbagliare. Dobbiamo restare con la testa solo alla partita di sabato, nient’altro.”
Anche perché con un altro risultato positivo e la partita con Merano da recuperare, c’è da pensare che la classifica possa diventare molto interessante.
“Fermo restando che l’obiettivo della società era e rimane quello di salvarsi prima possibile. Ma è anche vero che questo campionato è veramente stranissimo e tutti possono vincere e perdere con tutti. È uno di quei tornei in cui quando fai due vittorie di fila ti trovi a superare quattro, cinque squadre. È vero che se dovessi fare risultato a Merate e proseguire con altri successi, da tifoso potrei anche rivolgere la mente ai playoff. Ma non deve essere il nostro pensiero in questo momento, perché dobbiamo ricordarci che siamo ancora in una posizione a rischio e, quindi, dobbiamo toglierci il più velocemente possibile da questa. E solo dopo eventualmente, se ci sarà l’occasione, lottare per qualcosa di più. Per ora mi sembra veramente prematuro”.
Ufficio Stampa Città di Mestre