Città Giardino Marassi, Final Four di Coppa femminile alle porte. Ricci: ‘’Stagione meravigliosa’’

Una stagione vissuta a vele spiegate. E’ quella che sta disputando il Città Giardino Marassi nella sua sezione femminile: protagonista indiscussa del campionato di Serie C Liguria, culminato con il primato in classifica, nonché detentrice della Coppa Ligure, la compagine guidata da Guido Ricci - che è anche il presidente della società - vede ora all’orizzonte la Final Four di Coppa Italia, che avrà luogo in casa, il 20 e 21 aprile a Campo Ligure.  

Bellissime e meritate soddisfazioni, che a raccontare per noi è proprio un orgoglioso Guido Ricci.

“La stagione sta andando molto bene: direi meravigliosa, oltre ogni aspettativa. Quest’anno abbiamo ci siamo anche iscritti al campionato piemontese: idea nata l’anno scorso, grazie alla sfida di Coppa contro l’Academy Torino - squadra che poi vinse il trofeo - per metterci ulteriormente alla prova. Quella sconfitta ci ha fatto guardare oltre i nostri confini. Era da quattro anni che vincevamo in Liguria, praticamente senza mai perdere. Le ragazze si stanno divertendo, sono cresciute veramente tanto”. 

I traguardi stagionali sono già stati raggiunti.

“I nostri obiettivi erano vincere in Liguria e arrivare ai playoff in Piemonte, entrambi centrati. Sono pienamente soddisfatto: non è facile per noi spostarsi, ma la squadra ha risposto alla grandissima”. 

Quello del Città Giardino Marassi è un percorso progetto nato circa sette anni fa.

“Pescando nel quartiere le giocatrici, c’è stato subito una bel riscontro. Siamo una società piccola, con un campo in periferia all’aperto; le nostri maggiori entrate provengono dalla scuola calcio. E’ un percorso di crescita reciproca”.

Ora la Final Four di Coppa: la fase finale di un ottimo percorso, in cui Ricci e le sue ragazze hanno creduto fortemente.

“Il rammarico è che ci arriveremo un po’ rimaneggiate, ma venderemo cara la pelle: gli infortuni, d’altra parte, hanno compattato ancora di più un gruppo già unito. Per me significa mettermi in discussione. L’emozione c’è, così come c’era, e c’è, la fiducia nei nostri mezzi”.

Valentina Pochesci