Columbaro-Angelozzi bum-bum: l'Hatria allunga nel finale e piega il Minerva. Ora testa al Magnificat

Vince l’Hatria e lo fa di forza, piegando nelle battute finali il Minerva che ha tenuto validamente testa alla squadra di D’Ambrosio mettendola più volte in difficoltà. Un 7-2 che non deve dunque ingannare am che va comunque interpretato come l’ennesima dimostrazione autoritaria della formazione teramana, che con la dovuta determinazione è riuscita alla distanza a scalfire la resistenza dei chietini incassando tre punti che permettono di restare alle spalle della capolista Magnificat, che sabato prossimo la band del presidente D’Eusebio sfiderà a Pescara in quello che potrebbe essere lo scontro-chiave nella corsa alla promozione diretta.


LA CRONACA - Un sinistro di Ortega dalla media distanza consentiva all’Hatria di annullare il gap del vantaggio ospite, con il trend del match che veniva ribaltato poco prima dell’intervallo da un calcio di rigore trasformato da Angelozzi. Nella prima frazione, l’Hatria doveva fare i conti con l’espulsione di Ortega, che si beccava il secondo giallo direttamente in panchina protestando nei riguardi dei direttori di gara.


Gli ospiti rimettevano in equilibrio il risultato nelle battute iniziali del secondo tempo, a conferma di una sfida fino a quel momento livellata che da li a poco, tuttavia, avrebbe vissuto il suo momento probabilmente decisivo. Al 6’ secondo giallo per proteste anche per Giorgini, anche stavolta col giocatore in panchina. Quando toccava al Minerva, però, il rosso portava i chietini a restare in inferiorità numerica: era abile Columbaro a sfruttare l’uomo in più riportando avanti l’Hatria.


La risposta teatina arrivava con il powerplay, ma Caporale insaccava il gol del 4-2 che indirizzava definitivamente il confronto, con ancora le seconde segnature personali di Columbaro e Angelozzi e il 7-2 firmato da Cafarelli che fissavano il risultato da consegnare alle statistiche oltre ai tre punti per i gialloneri. 


Una nota stonata, però, resteranno proprio le espulsioni di Ortega e Giorgini, assenze che andranno a sommarsi a quelle dei lungodegenti Marcone e Calista e che sicuramente peseranno sabato prossimo nella supersfida con il Magnificat, che si giocherà al PalaRigopiano con tutte le difficoltà legate alle dimensioni di un campo di gioco che rappresenteranno un ulteriore ostacolo per Di Sante e compagni.