Compagnia Malo, una decisione sofferta. Mondin: "Il gruppo non ci ha creduto, rinunciamo all'A2"

“Prima di parlare di quello che sarà la prossima stagione parliamo di quella appena passata”.

Comincia così la lettera aperta del presidente del Compagnia Malo, Mirko Mondin, che nella sostanza, ripercorrendo i momenti salienti dell’escalation del club vicentino, annuncia l’intenzione di non procedere a partecipare al campionato di Serie A2 ma di continuare comunque l’attività in una categoria immediatamente inferiore.

“Gli ultimi due anni sono stati impegnativi - ammette Mondin - e l’ultimo è stato pieno di sorprese e soddisfazioni. Come già detto in altre occasioni, nessuno di noi si aspettava un così grande risultato, unito ad una complicità, sinergia e passione mostrata da parte di tutti. Ci tengo a ricordare che la ‘squadra’ non era solo in campo ma anche fuori. Sono stato fortunato ad avere un team così unito e predisposto al sacrificio e alla disponibilità che una società sportiva richiede. I risultati sono i gol, il punteggio, le partite vinte, ma c’è un gruppo che lavora in sordina anche fuori dal campo: una realtà che non tutti conoscono bene e ne comprendono a pieno. Siamo entrati in A2 a pieno diritto - sottolinea Mondin - un titolo totalmente meritato ma, ahimè, non alla portata della nostra piccola società, almeno per il momento. All’inizio eravamo consapevoli che i nostri ‘ragazzi’, così voglio definirli, sarebbero stati messi in vetrina e che noi avremmo contribuito ad aumentare non solo la loro capacità ma anche la loro esperienza, sicurezza e visibilità nel mondo del futsal. Abbiamo corso il rischio!”.

Ma è stato nel momento di pianificare il programma della nuova stagione che sono sorti i problemi, come spiega il numero uno malodense.

“A loro è stata data la possibilità di stare con noi o di andarsene liberamente, scegliendo l’accettazione della nostra situazione economica e la nostra ‘famiglia’ oppure scegliendo l’incognito facendo una nuova esperienza in un’altra società. Ognuno di noi, ovviamente, vorrebbe che ogni singolo ragazzo restasse ma si sa come funzionano le proposte e le lusinghe altrove. È giusto così! Senza rimpianti! Abbiamo voluto bene e ne vogliamo ad ognuno... Difficile dimenticare tutti i bei momenti vissuti assieme nel corso degli ultimi anni. Ora, per il futuro, stiamo lavorando per rafforzare la nostra Under 19 e per costruire la nuova squadra, tenendo in mente come scopo finale la crescita dei giovani e i nuovi futuri giocatori. È sempre stato il mio e nostro obiettivo far crescere i giovani: motivo di orgoglio visto i risultati ottenuti! Quindi, a malincuore, annuncio la nostra decisione di un ripescaggio perché l’A2 risulta essere per noi un progetto troppo ambizioso, dove forse corriamo il rischio di non affrontarlo con la giusta solidità e serenità. Lo sport è passione e sacrificio, non una tortura economica - rimarca Mondin. - Perché alla fine è di questo che si tratta. La delusione, se di questo vogliamo parlare, è che il gruppo di quest’anno, per i motivi più svariati, non ha voluto scommettere e giocarsela fino all’ultimo ma ha deciso di sgretolarsi e mollare, lasciando la nostra società. A tal proposito voglio cogliere l'occasione per ringraziare Riccardo Gastaldon e Giovanni Lucato, due dei pilastri di questa società che non solo sono con noi da molti anni ma hanno anche aiutato a far crescere la nostra società allenando i ragazzini in passato. Non nascondo la realtà ma ripeto, sono molto fiero e contento di quello che è stato ottenuto”, è la chiosa di Mirko Mondin.