Cutrignelli e il Sala, colpo di fulmine. ''Ci siamo sposati per arrivare il più in alto possibile''

Lo Sporting Sala Consilina lo aveva già cercato in passato. Ci aveva fatto un pensierino nell’estate del 2021, dopo che il club salese aveva acquisito il passaggio in Serie A2 e Nicola Cutrignelli poteva essere uno dei giocatori di punta della formazione dei presidenti Antonio e Giuseppe Detta. Invece fu il Manfredonia a convincerlo e il folletto barese, salutata Cassano delle Murge da vero idolo, si trasferì alle falde del Gargano, pronto a vivere la sua prima avventura in Serie A. Alla quale è succeduta quella all’Olimpus, conclusa con un secondo posto nazionale e la grande soddisfazione di venire chiamato da Max Bellarte in azzurro.


Durante l’estate Cutrignelli e il Sala si sono finalmente sposati e sin da subito Nicola è apparso entusiasta di poter vivere questa nuova opportunità della sua carriera. Il gol messo a segno nell'amichevole con il Canosa lo ha letteralmente galvanizzato.


- Allora Nicola, come procede questa nuova esperienza a Sala Consilina?


“Questa nuova esperienza è davvero iniziata alla grande, a livello organizzativo e con la presenza di ogni membro dello staff e societario in questi giorni di preparazione. Il mio entusiasmo era alle stelle… iniziare infatti dopo tanti anni che ci eravamo inseguiti. Ma ora ci stiamo vivendo da entrambi i lati”.


- La società non ha lesinato gli sforzi sul #futsalmercato, allestendo un roster di prim'ordine. Tu che hai vissuto l'ambiente di un club ambizioso come l'Olimpus vice campione d'Italia, che idea ti sei fatto del Sala comparandolo con le squadre di prima fascia della passata stagione?


“Sicuramente la società ha fatto degli sforzi importanti per allestire questa rosa, una squadra che mi ha sorpreso soprattutto con l’arrivo di Bateria e Salas. Conoscendo l’ambiente Olimpus, che ancora oggi ringrazio, posso assicurarti che il Sala Consilina è un club organizzato davvero bene, negli anni cresciuto sotto ogni punto di vista. Non voglio sbilanciarmi nel dire quello che faremo, ma posso assicurarti che cercheremo di arrivare il più possibile in alto: non saremo una squadra facile da battere”.


- Bellarte non ti ha chiamato per la parentesi azzurra delle qualificazioni mondiali: deluso oppure un motivo in più per dimostrare al Ct che Nicola Cutrignelli vale la Nazionale?


“Deluso no, ma amareggiato sì, perché tenevo molto a questa chiamata, ma sappiamo tutti che per il Ct delle Nazionale non è mai facile quando hai 300 giocatori da poter chiamare e in base a ogni squadra che si affrontiao potrebbe fare scelte diverse: in questo caso è toccato a me star fuori, diciamo per una scelta tecnica. Ho lavorato tutta l’estate per arrivare a questa chiamata nelle condizioni fisiche ottimali, a tal punto di iniziare prima la preparazione, visto considerato che sarei partito in ritiro con il Sala il 17 agosto. Ma a prescindere da tutto aver cominciato prima l’ho fatto per me stesso, perché in tutti questi anni ha sempre portato una crescita fisica e mentale. Questa mancata convocazione non fa assolutamente altro che motivarmi sempre di più: voglio dimostrare che Cutrignelli vale la Nazionale, facendomi trovare pronto ad ogni chiamata del Ct, per tutti i sacrifici che ho fatto e che sto tuttora facendo per arrivare a questo obiettivo. Non sarà una mancata convocazione a buttarmi giù, bensì mi stimolerà a lavorare ancora di più”.