Dibiesse a Jesolo in fiducia, Buriola: "Dopo il Conegliano consci di potercela giocare con tutti"

Dalle sconfitte si impara, niente di più vero. A volte però dalle sconfitte, non solo si impara, ma si può pure assumere pure più sicurezza in sé stessi, a patto però che si dia tutto in campo. Questo lo sanno bene la Dibiesse Miane e il suo capitano Andrea Buriola; lunedì, infatti, in occasione della settima giornata di Serie C1 veneta disputata come turno infrasettimanale, i biancoverdi hanno perso per 4-2 nel derby casalingo contro l'Atletico Conegliano, ma sono usciti a testa altissima per la prestazione offerta davanti alla formazione dell'ex tecnico Gabriele De Francesch. Una performance importante l'ha offerta proprio Buriola, autore di entrambe le reti mianesi; sulla scia della serata vissuta lunedì, abbiamo quindi scambiato due parole con il leader della Dibiesse per avvicinarci alla prossima gara di campionato, vale a dire la trasferta sul campo dell'ostico Jesolo.

- Quella con il Conegliano si sapeva che sarebbe stata una partita difficile. Andrea, nonostante la sconfitta, avete prodotto una prestazione che vi ha fatto uscire a testa alta? 

"Abbiamo messo in campo le nostre migliori caratteristiche contro un avversario di tutto rispetto. Purtroppo non è bastato, complice un po’ la nostra inesperienza nel gestire bene alcune situazioni. Questo comunque non ha portato sfiducia, ma anzi la consapevolezza che possiamo giocarcela a viso aperto con tutte le squadre".

- Ora sfida alla Jesolo. Mentalmente e fisicamente come ci arrivate a questa sfida? 

"Sicuramente non arriveremo freschi - ammette ridendo il laterale classe '94 - complici i due impegni avuti in soli tre giorni. Nonostante ciò, giocheremo con il coltello tra i denti per portare a casa dei punti, fondamentali per toglierci dalla zona rossa". 

- Hai segnato i due gol biancoverdi contro l'Atletico. Dopo il primo scorcio di campionato, puoi dirti soddisfatto del tuo avvio?

"Se sono soddisfatto? Con qualche punto in classifica in più avrei detto di sì. Fare gol è sempre bello perché ripaga il duro lavoro e da fiducia al giocatore. A fine anno, però, quando tirerò la linea di bilancio vi saprò rispondere in maniera più incisiva".


Lorenzo Miotto



Foto: LM8