
Sabato scorso la Domus Bresso è stata respinta dalla sfida salvezza sul campo dell’Alto Vicentino, che s’impone 6-3, dopo aver chiuso il primo tempo avanti 3-2, con reti bressesi di Battaia e Di Biasi. A inizio ripresa Sasso firma il 3-3 della Domus, che negli ultimi 11 minuti subisce 3 reti e resta penultima in classifica. Sabato altro scontro diretto per i bressesi che ospitano a Burago Molgora La Fenice Venezia Mestre, terz’ultima con 23 punti, 4 punti in più della Domus.
- La società è soddisfatta di quanto fatto finora dalla squadra e i risultati sono in linea con gli obiettivi di inizio stagione?
“La società – afferma il direttore sportivo Matteo Dei Cas - non può essere pienamente soddisfatta di quanto fatto finora. Al netto delle responsabilità della dirigenza di non aver fatto un mercato adeguato alla categoria, sono convinto che certe partite potevano avere un risultato finale diverso. I risultati sono in linea avendo posto la salvezza come obiettivo di fine stagione: al momento ci siamo, ma la stagione deve ancora da terminare”.
- Cosa vi ha soddisfatto e dove invece potevate fare meglio?
“Ci ha soddisfatto lo spirito del gruppo, sempre unito e compatto con la voglia di portare a casa l'obiettivo fissato. Sicuramente si poteva fare meglio nel cercare di raggiungere prima l'obiettivo salvezza prefissato, che a mio parere era già alla nostra portata”.
- Come vedi il calendario delle ultime giornate e quali potrebbero essere le gare decisive?
“La lotta salvezza sarà serratissima: il calendario vuole che tutte le squadre immischiate nella parte bassa andranno a sfidarsi una contro l'altra. La gare decisive saranno probabilmente per noi sabato contro la Fenice, se vogliamo sperare in una salvezza anticipata, oppure la gara contro l'Aosta se dovremo sudarcela fino alla fine”.
- Come arriva la squadra alla volata finale dal punto di vista psicologico e fisico?
“Non ho il minimo dubbio che la mia squadra non avrà nessuna flessione nel finale di stagione, perché fisicamente stiamo bene e lavoreremo ogni giorno con in testa un solo obiettivo”.
Rinaldo Badini