Alla faccia della schiettezza. Rosario D’Onofrio è veramente la quint’essenza della sincerità, perchè nel momento in cui gli chiediamo di dirci quali indicazioni, risultato a parte, si sono potute trarre dalla prima gara di Coppa della Divisione dell’Under 23 della Domus Bresso, il direttore sportivo braccio destro del patron Marco Gulizia non ci pensa due volte su quello che deve rispondere.
“Onestamente di questa manifestazione non mi importa nulla e non riesco a dargli importanza per vari motivi tra cui l'età di chi deve giocarla, la formula e le date”.
Un taglio netto, insomma, che fa capire immediatamente quelle che sono state le problematiche con le quali ha dovuto confrontarsi il dirigente bressese, oltre alle già complesse circostanze in cui la società si è venuta a trovare nel corso ei mesi estivi.
- La Domus è uscita da un percorso post-A2 delicato, che ha portato alla ridefinizione del progetto sportivo. Ma chi ha scelto di giocare a Bresso lo ha fatto convinto che ci sono i presupposti per vivere un altro ciclo di emozioni e vittorie. Rosario, il tuo pensiero in merito?
“Come già detto, a fine giugno, con la retrocessione dello scorso campionato, per il sottoscritto era finito un ciclo. Abbiamo ritenuto che fosse giusto iniziarne un'altro cambiando completamente rosa e staff tecnico”.
- Una squadra nuova di zecca affidata a un tecnico della sapienza di Angelo De Ieso. Le tue aspettative per il campionato che si comincia a delineare all'orizzonte?
“Se sarà un'altro ciclo vincente lo vedremo strada facendo, ma di una cosa sono certo: tutti lavoreremo al massimo per fare in modo che possa ripetersi”.