Alessandro Agus ha firmato nella giornata di ieri il ricorso al Tribunale Federale Nazionale avverso la decisione adottata dalla Divisione Calcio a 5 il 31 luglio scorso di escludere il Città di Cagliari dall’elenco delle società ripescabili nel campionato di Serie B per la stagione 2024/2025. Un testo particolareggiato quello scritto dall’avvocato Marco Sannais e inoltrato via pec alla Sezione Disciplinare del TFN oltre che alla stessa Divisione, nel quale senza mezzi termini viene invocato il ripescaggio del club del capoluogo isolano in quel torneo cadetto al quale ha chiesto di partecipare per l’insussistenza delle condizioni di demerito che hanno avvalorato la decisione dell’istituzione di viale Tiziano.
Sannais ha ripercorso la storia dell’ultima stagione del Città di Cagliari, partendo dall’annullamento dei tesseramenti di nove giocatori rossoblù riguardo ai quali, a causa di un malfunzionamento del sistema di caricamento delle rispettive documentazioni, non vennero registrati i relativi contratti di lavoro e si trovarono così in posizione irregolare in occasione della prima giornata di campionato dello scorso anno. Quella determinazione, come rileva il legale del Città di Cagliari, non ha permesso alla società di “schierare i giocatori oggetto di respingimento di tesseramento, subendo per questo un danno che ha alterato la leale concorrenza del campionato” tanto che “non potendo disporre per parte del campionato della sua rosa per cause imputabili alla Federazione, l’odierna scrivente arrivava penultima”.
La Sezione Tesseramenti del TFN aveva successivamente accolto il ricorso isolano annullando la disposizione della Divisione Calcio a 5, ma la lunga serie di sconfitte rimediate per l’impossibilità di schierare la miglior formazione possibile aveva di fatto indirizzato il campionato del Città di Cagliari. Fatto sta, dopo l’esclusione e al successiva pubblicazione del comunicato n.11, il presidente Agus aveva presentato nuovamente l’istanza per chiedere il ripescaggio come società non avente diritto, che invece la Divisione Calcio a 5 ha subito bocciato senza tener conto “che la retrocessione della società era da ritenersi imputabile alla negligenza della stessa Federazione, cha ha alterato il leale svolgimento del campionato di Serie B, girone E, 2023-2024”. Questo nonostante l’omissione “del necessario parere preliminare della COVISOD”.
Ma non solo.
“L’eventuale esclusione dal campionato di Serie B - si legge nella memoria - cagionerebbe ingenti danni alla società ricorrente, la quale si vedrebbe costretta a richiedere il risarcimento al TAR Lazio per il lucro cessante ed il danno emergente, vista la violazione dei principi fondamentali dei CONI, dello Statuto FIGC e delle altre norme della Federazione le quali impongono che lo svolgimento dei campionati avvenga nel rispetto della leale concorrenza”.
Un’iniziativa, quella del Città di Cagliari, che ha come obiettivo finale il ripescaggio del club del presidente Agus in Serie B, “…previo parziale annullamento e/o riforma delle delibere del Consiglio direttivo riportate nei comunicati n. 12 e n. 13 della Lnd, divisione calcio a 5, con le quali è stata respinta la domanda di ammissione dell’odierna ricorrente, nonché di tutti gli atti presupposti e consequenziali, voglia concedere alla scrivente società di partecipare al campionato di Serie B della Divisione Calcio a 5”.
La battaglia è solo all’inizio, quanto ci vorrà affinché venga scritta la parola fine?