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14/07/2022 23:04

Francesca Salvatore: ‘’Montesilvano, anni indimenticabili. Giocatrice più forte allenata? Amparo’’

Una lunga chiacchierata con Francesca Salvatore. Ospite della rubrica “Acapulco on the beach”, nel corso dell’intervista a cura di Paolo Sinibaldi di La TV Lab il ct della nazionale italiana femminile si è soffermata sul suo lavoro di allenatrice nel mondo rosa, e non solo. Di seguito proponiamo  alcuni passi dell’intervista.


Si  parte dagli inizi: “Ho avuto la fortuna di avere alle spalle una famiglia che nel corso di questi anni mi hai fatto fare tante esperienze, tra cui appunto lo sport. Questo, insieme una grande passione, mi ha  portato oggi a ritrovarmi ad allenare in nazionale una squadra a cui sono fortissimamente affezionata, visto che sono quattro anni che lavoriamo insieme. Bellissimo poter godere quasi del professionismo, girando il mondo e arricchendo il mio bagaglio con delle esperienze meravigliose”.


La Salvatore è considerata una dei migliori tecnici a livello europeo: ‘’Mi riempie d’orgoglio e soprattutto forse premia tutto il lavoro e la passione. Tutto quello che faccio nello sport ma poi anche fondamentalmente nella vita lo faccio perché mi piace crescere e apprendere, scoprire, darmi ogni giorno opportunità di ampliare il mio zainetto”.


Sull’allenare nel femminile: ‘’Credo ci voglia una grandissima sensibilità: la donna non è solo il momento del gioco e dell’allenamento, ci sono tante dinamiche che ovviamente vanno osservate in maniera molto discreta e poi gestite, anche lì dove magari ci sono comportamenti che non ti piacciono. Sicuramente è una gestione molto difficile e molto bella”. 


Inevitabile rievocare gli anni al Montesilvano: ‘’Sono stati i più belli in assoluto. La squadra maschile vinse la Champions, ci allenavamo con loro. Non invidio niente all’attuale movimento, perché allora forse c’erano anche altri valori e la maglia contava più di ogni altra cosa. Se potessi mi ricapulterei in quel periodo”.


Sullo “special one” Fulvio Colini: ‘’Siamo due allenatori diversi, abbiamo metodologie di gioco differenti. Onore al merito, ha segnato un’epoca e continua a farlo”.


Si passa dunque a parlare proprio del lavoro nello specifico di Francesca Salvatore: “Non sono un’amante della lavagnetta: a me piace osservare il gioco e soprattutto le giocatrici, quello che più curo è mettere le ragazze in condizione di dare il massimo. Sicuramente negli anni sono cambiata: venivo dalla difesa a zona, oggi gioco con l’individuale, ricerco il pivot perché in campo internazionale ovviamente prima arrivi in porta e meglio è. Mi piace apprendere dalle persone che incontro e mi stanno intorno. Sono rimasta però la stessa dal punto di vista emotivo”.


Infine, una curiosità: la giocatrice più forte allenata? “Per capacità direi Amparo. Una grande professionista e persona, dovrebbero prendere esempio in tanti da lei. Fra quelle con cui ho giocato? Ersilia D’Incecco e Alessia Guidotti”.