Gadtch, la coccarda nel mirino. Mazzoli carica: "L'aspetto mentale decisivo nella finale col Gubbio"

Sarà il grande assente della finale di Coppa Italia regionale, che sposterà tutta l’attesa dell’Umbria del futsal sul palasport di Magione, dove la Gadtch 2000 cercherà di mettere le mani sulla titolo che potrebbe concedergli un’ulteriore chances nella corsa verso la Serie B. Matteo Mazzoli si è preso quel giallo di troppo nella seconda semifinale con la New Real Rieti che ha fatto scattare lo stop disciplinare: un vero peccato, perchè il 27enne laterale approdato alla Gadtch dalla Vis Gubbio, stava attraversando un momento davvero scintillante. E non è stato un caso se a inizio stagione si era aggregato all’Italservice Pesaro campione d’Italia, prima di scegliere il capoluogo umbro. 


Uno spettatore d’eccezione, insomma, con il quale abbiamo intavolato una chiacchierata per parlare sia della Gadtch che dell’evento in riva al Trasimeno.


- Matteo, la vostra è stata una sosta di lavoro con la finale di Coppa Italia da affrontare domani. In quale clima l'avete preparata e quanto è stata importante, soprattutto sul piano motivazionale, la vittoria nella semifinale di ritorno col Rieti che possiamo indicare come il punto di svolta della vostra stagione?


“Abbiamo lavorato soprattutto sul fattore mentale che sarà sicuramente il punto chiave della partita, la rimonta con il Rieti ci ha dato sicurezza dei nostri mezzi perchè è stata una partita perfetta: ci abbiamo creduto sempre, nonostante il risultato della partita di andata. Questo sport insegna che non si è mai ‘morti’. Sicuramente è stata una vittoria che ci ha fatto svoltare sotto tanti punti di vista, avendo disputato un girone di andata in campionato sotto le aspettative che erano state paventate a inizio anno”.


- La partita col Gubbio Burano sarà senza appelli e la finale dello scorso anno coi Grifoni lo sta a ricordare: dall'alto della tua esperienza cosa bisognerà metterci in più rispetto al solito per portarla dalla vostra parte?


“Sarà un partita, come ripeto da tempo, molto, molto dura, non bisogna guardare le posizioni in classifica, hanno raggiunto la finale e per arrivarci hanno dimostrato di avere qualità. Hanno giocatori con molta esperienza in questo sport, che in una gara unica come questa fa la differenza. Ho vinto questa coppa 10 anni fa con il Perugia insieme a Matteo Bei, che avremo come avversario”.


- Infine, uno sguardo indirizzato alla ripresa del campionato che curiosamente riproporrà la sfida col Gubbio Burano. Guardando oltre questo doppio incrocio credi che il primato del Rieti sia ancora in discussione e quali sono le aspettative che ti poni per i traguardi da raggiungere quest'anno?


“Sicuramente ora siamo concentrati per la finale, al campionato ci si pensa da lunedì, però sappiamo che abbiamo perso troppi punti che non bisognava perdere e incominceremo con la consapevolezza che non possiamo più sbagliare. Il Rieti è primo e faccio a loro i complimenti perché la classifica parla chiaramente, però quello che è successo in semifinale ci ha insegnato a non mollare mai, lotteremo fino alla fine per arrivare lassù”.






Foto: pagina facebook New Real Rieti