“Una cosa è certa: quella di Coppa Italia con il Rieti la metto tra le tre partite più belle in assoluto vissute dal vivo”.
Così parlò Marco Veschini, allenatore della Gadtch dopo il clamoroso ribaltone confezionato nella gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia regionale con il Real Rieti, sconfitto per 8-3 al PalaPellini, risultato che ha azzerato il pesante gap di quattro gol che i perugini dovevano recuperare per poter sperare di conquistare la finale. E il miracolo si è avverato.
“Eravamo quasi spacciati, sapevamo che recuperare quattro gol al Rieti non era una cosa semplice perchè loro sono veramente una gran bella squadra ma siamo riusciti in un’impresa che lascia ancora di più l’amaro in bocca per quello che stiamo facendo in campionato: è stata la prima volta che la mia squadra ha espresso, oltre al bel gioco, anche la mentalità giusta che ha fatto la differenza, che è durata per tutta la gara”.
Era iniziata male: su un’azione di calcio d’angolo Real in vantaggio dopo pochi minuti. Immediato il pareggio di Introppico, che però poco dopo favoriva una ripartenza e nuovo vantaggio ospite. Ma a quel punto saliva in cattedra Leandri: doppietta e parziale ribaltato.
“Da quel momento - riprende nella sua analisi Veschini - ho visto la vera Gadtch che ci ha creduto in tutto e per tutto e che ha sfruttato gli unici due errori difensivi commessi da loro nel primo tempo, ma è stato bravo Mazzoli a recuperare palla e mettere Bonomo nelle condizioni di segnare (5-2 il parziale all’intrervallo, n.d.c.). A quel punto, nell’intervallo ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che l’impresa andava compiuta”.
In avvio di ripresa, da registrare l’infortunio di Mignini con espulsione del giocatore del Rieti, ma superiorità non sfruttata. Poco male: Mazzoli in rapida successione, segnava due gol portando il risultato sul 7-2 con la qualificazione in tasca alla Gadtch. Che sfiorava l’ottava rete centrando due dei quali uno dei quali clamoroso. A 2’ dalla fine, il Rieti accorciava col portiere di movimento, ma Leandri, in pieno recupero, si produceva in un’azione personale sulla destra, appoggiando per Mansouri che metteva dentro l’8-3 quando il crono segnano il minuto 34’ della ripresa.
“Ci siamo rappacificati con noi stessi per tutti i demeriti avuto durante la stagione - è il giudizio conclusivo del tecnico. - Andiamo in finale, che ci consegna un po’ di spirito di squadra in più perchè stavolta i ragazzi hanno avuto la mentalità di giocare da squadra. Spero che sia la vittoria che cambi definitivamente la loro mentalità, hanno giocato convinti dei propri mezzi e fiduciosi di quello che potevano fare. Avevano il dovere morale di provarci ma onestamente tutto pensavo fuorché potessimo dominare quella che è la squadra più forte del nostro campionato. Aver battuto il Rieti non deve distrarci, la finale è una partita secca e con il Gubbio Burano sappiamo che non ci saranno prove d’appello”.