Godego, il bilancio di Comacchio: ''E' stata un'annata altalenante, ma nel complesso sufficiente''
Termina con una sonora sconfitta la stagione del Futsal Godego. Nonostante la salvezza raggiunta con una giornata d'anticipo, i biancoamaranto chiudono la propria Serie C1 con un po' di amaro in bocca, dopo essere caduti sul campo dello Spinea incassando un pesante 8-1. Come ci racconta il godigese Alberto Comacchio, per compagine trevigiana sarebbe stato più giusto un altro tipo di risultato.
Un finale di stagione così rocambolesco tuttavia non lo distrae infine da una lucida analisi di questa annata giunta al termine.
- Lo Spinea vi ha travolto con otto reti: meritavate un passivo così pesante?
"No, non meritavamo un passivo così pesante. Purtroppo avevamo metà squadra indisponibile e non siamo riusciti a preparare al meglio la partita. Questa non deve essere una scusante, ma sicuramente questo aspetto ci ha un po' penalizzato".
- Come ti senti di commentare la tua stagione e quella del Godego ora che è la Serie C1 è finita?
"Sicuramente dal mio punto di vista non è stata la mia stagione migliore. Non sono mai riuscito ad esprimermi al meglio perché troppi problemi e infortuni non mi hanno permesso di raggiungere una buona condizione. Parlando del Godego, invece, è stata una stagione strana, altalenante, ma dico anche sufficiente. In squadra ci siamo parlati molto e, nonostante tutti i problemi che ci sono stati durante l'anno, eravamo consapevoli che potevamo fare qualcosa in più. In ogni caso alla fine il minimo indispensabile era centrare la salvezza e ce l'abbiamo fatta: questo è stato fondamentale per noi e per la società".
l.m.