Dopo la vittoria sulla Domus di sabato scorso, due giocatori della GPA Città di Mestre sono stati eletti MVP della partita. Sono stati Erick Ringis Bellomo, pivot classe 1978, autore di una tripletta, e Massimiliano Molin, portiere classe 1994, che ha chiuso la porta in faccia agli avanti lombardi, in particolare al pivot ospite Di Biasi. Il primo ha segnato il solco, l’estremo arancionero ha permesso di mantenerlo. Ma interroghiamo proprio il portierone mestrino.
- Che sia il portiere uno dei migliori del match è una buona o cattiva notizia? Nel senso, contro il Bresso il Green Project Agency ha sofferto più del dovuto?
“Bene o male nel futsal il portiere è sempre impegnato, è anche per questo che mi piace come sport, perché si è sempre nel vivo dell’azione - dichiara il numero 12 mestrino - di sicuro è un aspetto che dà fiducia alla squadra. In ogni caso la Domus Bresso è una squadra ostica e, considerando anche che avevano bisogno di punti, era prevedibile che non sarebbe stata un partita facile, ma anzi ricca di insidie".
- Personalmente ti caricano più le tue parate determinanti o le reti dei tuoi compagni?
“Le parate determinanti mi hanno sempre caricato, anche se compiute dai miei compagni di ruolo".
- I tre punti danno la carica giusta, ma secondo te è arrivato il momento di fare il break decisivo per strappare il pass per i playoff?
“Da qua ai playoff la strada è ancora lunga: dobbiamo mettere insieme mattone dopo mattone".
Ufficio stampa Green Project Agency Città di Mestre
Foto: Marco De Toni