GPA Mestre, è la prima finale verso la Serie A. Emozione Biancato: ''Non l'avrei mai potuto credere"

Mestre. Meno uno. Tanto manca al primo appuntamento con i play off.

Abbiamo ribadito in precedenza come quello di sabato sia un momento importante nella storia arancionera e domani sarebbe importante che a testimoniarlo ci fossero i tifosi mestrini, pronti a sostenere la loro squadra nella rincorsa a un sogno. Con la maglietta celebrativa arancione, che la società offrirà a tutti i presenti.

Un sogno lungo diciassette anni, dal primo campionato CSI, o 15 se consideriamo l’inizio in D. E come testimone di una lunga cavalcata tra le varie categorie provinciali, regionali e adesso nazionali, c’è il più longevo giocatore arancionero, il capitano, Nicolò Biancato.

“Sono passati nove anni da quando l’allora mister Davide Campagner mi volle con sé al Città di Mestre. E sono ancora qui. Chi si sarebbe mai immaginato di arrivare a giocarmi un posto in Serie A? Allora io no di sicuro, ma adesso che siamo arrivati sino a qui, perché non provarci?”

Soprattutto se ritrova la via del gol anche Nicolò, in rete nell’ultima trasferta di Massa, dopo aver recuperato la condizione, ripresosi dall’ultimo infortunio, e se finalmente Mastrogiovanni può schierare la rosa migliore.

“Anche se mancherà Kapa purtroppo. Ma quella che scenderà in campo domani sarà comunque la formazione al completo, finalmente. Non siamo mai stati tutti. Ci siamo fermati per qualche problema prima uno e poi l’altro, in questa stagione. Ma nel momento più importante dovremmo essere presenti. Abbiamo ritrovato anche Saul che per noi è fondamentale. Ci ha permesso di guidare la classifica nel girone di andata. Ma adesso c’è un altro mini-campionato. Prima pensiamo al Città di Massa. Sarà una partita completamente diversa da quella di sabato scorso. Non abbiamo la possibilità di giocarci il ritorno. E non possiamo sbagliare”. 

- Ne ha fatta di strada quest’anno la GPA…

“Siamo soddisfatti e contenti perché abbiamo già vinto il nostro campionato. Le aspettative non erano certo queste. Nessuno si aspettava che saremmo mai arrivati qui. Almeno io all’inizio, anche se la rosa è molto competitiva. Gli avversari erano sulla carta più forti di noi. Alla fine abbiamo terminato il campionato primi. E lasciamo perdere la classifica avulsa. Rimane il rammarico di qualche punto lasciato per strada, come nell’ultima sconfitta casalinga con Modena”.

Ora però la stagione regolare è alle spalle.

Domani è un altro giorno e sarebbe troppo bello vedere il Franchetti vestito di arancione.

Alessandro Torre - Ufficio Stampa





Foto: De Toni