Grancioli carica la Vigor Fucecchio: "Con la Sangiovannese è una gara che deve dare stimoli a tutti"

Domani si chiude la prima stagione in Serie B, che la Vigor Fucecchio può archiviare con moderata soddisfazione per aver centrato con largo anticipo il traguardo della salvezza. Ma anche con qualche rimpianto: è mancata la convinzione per poter puntare ad un piazzamento migliore? Lo abbiamo chiesto al capitano Davide Grancioli.


“Non è mancata la convinzione, purtroppo e non per colpa della società, non abbiamo avuto gli spazi per allenarci più frequentemente. E infatti, nelle ultime partite, siamo sempre calati nel finale: sono convinto che con più birra nelle gambe si sarebbe arrivati ai 30 punti”.


- Hai guidato la squadra in questa prima esperienza nel nazionale. Quali saranno secondo te i punti sui quali la dirigenza dovrà intervenire per correggere le cose che quest'anno hanno funzionato meno di quanto sperato?


“Primo anno di studio per la società al suo battesimo nel nazionale. Un anno difficile dove l obiettivo è arrivato con largo anticipo, ma con un po' di rammarico ti dico che abbiamo buttato via tante partite per la motivazione che ti ho detto prima. Purtroppo non siamo supportati da chi ci dovrebbe aiutare a trovare gli spazi per allenarsi e ci dobbiamo sempre adattare. Per quanto riguarda la rosa, secondo me la Vigor sa già dove intervenire e lo farà nel migliore dei modi: ha la fortuna di avere 2 o 3 giovani già pronti per la categoria”.


- Una valutazione della tua stagione: da capitano e bomber sei stato chiamato a supportare più di altri compagni il gruppo, come pensi di essere andato sia a livello di ruolo-guida che sul lato realizzativo?


“La mia stagione da capitano è stata positiva, perché quando trovi squadre con giocatori che lo fanno di lavoro e riesci a metterle in difficoltà questo può solo che renderti orgoglioso. Io come tanti miei compagni lo facciamo per pura passione e ti dico che abbiamo realizzato un mezzo miracolo, con tutte le difficoltà avute, a salvarci con tutto quell’anticipo, e quando sai che potevi aver toccato i 30 punti vuol dire che i mezzi per fare bene in futuro ci sono. Io non mi reputo un bomber perché chi lo è di mestiere ti fa 50 gol, come ha fatto qualcuno proprio in questo campionato. Noi ci riteniamo giocatori molto altruisti, non abbiamo uno che segna tanti gol ma siamo tutti sullo stesso livello. Però segnare per la squadra del proprio paese e aiutare a portarla alla vittoria è sempre bello, ma personalmente preferisco vedere più un mio compagno che esulta… magari per un mio assist”.


- Domani si chiude con la Sangiovannese… 


“Una gara che ci deve dare tanti stimoli a tutti perché è l’ultima, perché può essere l’ultima per tanti di noi, e parlo di stimoli al collettivo, in attesa che il mercato ci dica quale sarà la Vigor del prossimo anno. E poi penso che provare a finire bene sia la cosa più giusta, così come credo anche che sia giusto premiare quei giovani che per tutto l’anno si sono sdoppiati con l’Under 19 nazionale”.