
I Grifoni non sono andati oltre il 3-3 al termine di una gara decisamente movimentata e ricca di occasioni non sfruttate, soprattutto da parte spellana, contro il Cus Macerata che, indipendentemente da una posizione di classifica chiaramente penalizzante (la retrocessione nel regionale è solo questione di matematica), se l’è giocata senza alcun timore trovando anche a condurre di due gol nel primo tempo, per poi impattare nel finale il risultato che ha regalato ai marchigiani la divisione della posta.
“Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era quello della salvezza e garantirci anche il prossimo anno la partecipazione a questo campionato – spiega a fine partita Mario Federici (nella foto). – Ci aspettavamo delle difficoltà essendo una neopromossa, ma abbiamo sempre cercato di esprimerci al meglio anche se nelle ultime giornate non siamo riusciti ad essere tutti tra infortuni e complicazioni varie”.
Il 3-3 del campo non ha affatto rallegrato il generale manager Stefano Picchietti, non certo per i contenuti della prestazione dei suoi uomini, capaci di ribaltare l’iniziale 0-2 ma senza riuscire ad ammazzare la gara a causa di qualche legno colpito di troppo. Indice levato nei confronti della direzione di gara.
“Per quello che ho visto anche oggi - sottolinea Picchietti riferendosi alla partita di sabato - confermo che purtroppo c'è qualcosa che abbiamo commesso nei confronti della classe arbitrale. Fin qui abbiamo giocato 22 partite e non siamo riusciti noi mai ad avere un tiro libero a favore, perché dopo il quinto fallo praticamente non viene più fischiato nulla. In più mi sono anche sentito dire che devo cambiare mentalità. Ma come si fa? 6 falli fischiati il primo e 6 il secondo tempo, con metro arbitrale completamente diverso dalle altre gare, e poi tutto contro, con falli cumulativi che non riesco a comprendere. L’unica cosa che vorrei capire è il metro che viene utilizzato perchè non ci possono essere così grandi differenze di gestione delle partite tra una terna e un’altra. Poi si lamentano se uno gli dice che gli arbitri sbagliano… ma perché non si rivedono le partite e collaborando con le società invece di presentarsi sempre prevenuti?”.