
13/05/2022 10:00
E pensare che fino a due anni fa questa squadra, con tanti
elementi del roster attuale, disputava il campionato di C1 Calabria. Oggi il
Casali del Manco ha confermato il suo percorso, divenendo una realtà affermata
del panorama regionale e nazionale, con il campionato in corso che è stato
concluso con una storica qualificazione play-off. Di strada se ne è fatta e lo
conferma anche mister Marco De Marchi, emozionato al raggiungimento di questo traguardo,
lui che ha fatto “gavetta” con allenatori del calibro di Cipolla e Sapinho
giusto per citarne alcuni…
“Ho iniziato come preparatore portieri nel 2004 ed ho
continuato a preparare i numeri 1 in giro per la Calabria per 14 anni. Sono un
allenatore ‘giovane’ con 96 panchine all'attivo e sabato sarà la novantasettesima.
Ho avuto però la fortuna di fare tanta gavetta collaborando diversi anni con
Tuoto, Cipolla, Sapinho, Barbuto, Sicilia. Ho vissuto più campionati nazionali
che regionali con loro. Non avrei immaginato che in soli due anni scarsi avrei
raggiunto anche io il nazionale tenendolo stretto anche per il terzo anno
consecutivo. Ma ho ancora tanto da migliorare. Dovrò lavorare sempre meglio
perché gli spogliatoi meritano impegno e dedizione”.
Mister ed è un Casali del Manco dalla crescita costante nei
suoi risultati…
“La vittoria della Coppa Italia ed il superamento del turno
contro Sicilia e Basilicata ci aveva dato la spinta giusta e la consapevolezza
necessaria per affrontare il campionato nazionale. Lo scorso anno abbiamo
pagato lo scotto dell'esordio unito all'impossibilità di allenarci per quasi due
mesi a causa delle restrizioni legate al Covid. Ma comunque è arrivata la
salvezza con due giornate di anticipo. I ragazzi sono il mio orgoglio.
L'intenzione della società è di continuare con il gruppo attuale inserendo gli
elementi dell'under (che ha chiuso al secondo posto la regular-season, uscendo
poi di misura contro il Mirto, ndr). È bello vedere che anche nel nazionale il
Casali del Manco si ritaglia il suo spazio e si fa conoscere”.
È anche vero che questa qualificazione ai play-off si è
decisa all’ultima giornata, per il rotto della cuffia. Un traguardo comunque
meritato dato che per tutto l’arco della stagione siete stati sempre nei
quartieri alti della classifica.
“Sarebbe stata una beffa. Non siamo mai usciti dalla zona
play-off fino all'ultima di campionato. Non abbiamo brillato nel girone di
ritorno, è vero, ed il calo fisiologico è coinciso con il miglioramento degli
altri. Ma è giusto così. Resta il rammarico di non aver raggiunto il quarto
posto, ma va bene. Era l'obiettivo iniziale ed è stato raggiunto”.
E che partita ti aspetti contro il Palermo, seconda della
classe che giocherà pertanto con due risultati su tre. Forse la squadra più
attrezzata di questo girone, nonostante a vincere sia stato il Canicattì.
“Il Palermo l'ho sempre considerato tra le possibili
vincitrici. È una squadra quadrata che sa interpretare le partite ed
indirizzarle per il verso giusto. Una grande proprietà di palleggio,
l'esperienza e le giocate dei singoli completano il quadro. In campionato
abbiamo vinto una volta a testa ed ognuno in casa propria. Speriamo di riuscire
a sfatare il tabù. Non sarà per nulla facile, ma abbiamo la voglia e l'obbligo
di giocarcela fino all'ultima goccia di sudore”.