Il Città di Chieti a battesimo ad Ancona. Di Muzio: "Dal gruppo mi aspetto freschezza e qualità"

Comincia domani la nuova avventura del Città di Chieti nel campionato di Serie B. Si parte da Ancona, primo atto di una cavalcata che la formazione di Fabiano Di Muzio si appresta ad affrontare con fondate aspettative di non dover soffrire come accadde nell’anno del ritorno nel nazionale. Rispetto alla passata stagione con quale stato d'animo si sta vivendo l'attesa del debutto? E’ la prima domanda posta al tecnico teatino.


“Si, finalmente si comincia. Dopo un mese e mezzo di preparazione, direi proprio che non vedevamo l’ora. Iniziamo il campionato con qualche consapevolezza in più rispetto alla passata stagione e, soprattutto, avendo avuto la possibilità di programmare nei modi e nei tempi dovuti, cosa che l’anno scorso non è stata possibile a causa dell’attesa per il ripescaggio. Non nascondo che c’è una grande voglia, quel pizzico di emozione per il debutto, ripeto qualche certezza in più ma anche la consapevolezza di affrontare un avversario difficile”.


- Vi è stato assegnato un girone più agevole sia logisticamente che sul piano della competitività agonistica. Come vedi il il Città di Chieti? Ti sei fatto un'idea di quelle che saranno le forze di questo gruppo D?


“Credo che il girone sia più agevole dal punto di vista logistico e ambientale, ma non di certo dal punto di vista dell’organizzazione delle avversarie e del livello tecnico. Nei miei 25 anni da giocatore ho affrontato tante volte le squadre marchigiane e credo di poter dire, senza timore di essere smentito, che le Marche costituiscano un girone all’avanguardia dal punto di vista del futsal. Ho notizie di squadre ben organizzate, ben allenate, forti fisicamente ed anche con individualità importanti. E poi ci sono anche due derby… Sarebbe un errore grave considerarlo un girone agevole”.


- Un giudizio sulla tua squadra. Ci sono state diverse partenze ma gli innesti sembrano aver apportato il giusto supporto alle tue necessità di gioco. Come vedi il Città di Chieti proiettato nel campionato che sta per partire e cosa ti aspetti dal tuo gruppo sul piano del rendimento?


“Come accennato prima, le modifiche del nostro organico sono state ben ponderate e, come è facile capire, sono tutte riconducibili a quello che da anni è il progetto del Città di Chieti: crescita e valorizzazione dei giovani. Abbiamo perso alcuni giocatori esperti, che ringrazio di nuovo per tutto quello che ci hanno dato, ma abbiamo avuto la fortuna di rimpiazzarli con giocatori più giovani che, però, hanno già avuto la possibilità di calcare palcoscenici di categorie superiori. Ed inoltre, in linea con il mio modo di essere, abbiamo dato la possibilità a qualcuno che voleva cambiare aria di farlo senza problemi. Dalla mia squadra mi aspetto quella freschezza atletica che è prerogativa di un gruppo con un’età media di 20 anni, ma anche qualità ed organizzazione tattica su cui abbiamo lavorato tanto”.