A caccia del poker…Il Regalbuto torna in casa e insegue la quarta vittoria consecutiva così da garantirsi la permanenza in vetta (oggi condivisa con l’Adrano).
L’impegno interno contro il Mistral Palermo è di quelli da prendere con le molle, ne parliamo con uno degli idoli di casa, l’universale mancino Andrea Vitale (classe ’96): nato e cresciuto a Regalbuto, ma con significative esperienze anche con il Petrarca Padova di coach Giampaolo (una stagione in A2 e due in A, con circa 80 presenze).
“Sono proprio di Regalbuto e questo ovviamente ha inciso: è una fortuna avere una squadra proprio nel tuo paese, riesci a giocare ad alti livelli riuscendo a goderti la famiglia e gli amici, anche se l’esperienza a Padova è stata importante. Sinceramente negli anni mi sono arrivate altre offerte e ci ho pensato, però, casa è sempre casa e, per adesso, ho preferito stare con la mia famiglia e vivermi un po' la vita nel mio paese: nel frattempo mi sono anche laureato in Scienze Motorie e sto continuando gli studi”.
-Tre vittorie consecutive, significa aver iniziato bene...ma ora occorre proseguire con questo ritmo. Un turno interno, in teoria, sembra la gara ideale....
“Sicuramente è stato l’ inizio che volevamo... Per dare un bel segnale e partire col piede giusto. Speriamo di continuare così… Domani ci aspetterà una sfida ostica contro una squadra costruita sicuramente per vincere e con tanti giocatori bravi e d’esperienza” (Torcivia e Di Maria, fra gli altri ndr).”
-Che gara sfida ti aspetti contro il Mistral Palermo ?
“La partita sarà sicuramente molto difficile, una gara in cui a fare la differenza saranno i dettagli e gli episodi. Il Mistral ha molti giocatori che sono un lusso per la categoria e verranno qui per fare risultato. Speriamo, però, di far valere il fattore campo e di regalare una vittoria importante alla società e ai nostri meravigliosi tifosi”.
Ad aggiungere pepe ad una sfida già molto interessante, le statistiche: si troveranno di fronte il miglior attacco del campionato (quello del Mistral, 21 reti realizzate) e la migliore difesa (quella del Regalbuto, 5 reti subite). La parola passa al campo.
Ludovico Licciardello
foto: Cinzia La Bruna