
Ci stanno pensando su Marco Gulizia e Rosario D’Onofrio, più che mai anima e corpo della Domus Bresso che senza fare proclami sta impostando il programma di lavoro per la nuova stagione. C’è da sotterrare l’annus-horribilis che ha portato alla retrocessione dalla Serie A2 con la beffa dei confronti diretti che hanno favorito l’Aosta nella corsa alla salvezza, e lavorare in favore di un ripescaggio che la Domus può e vuole invocare a gran voce: perché il comunicato 880 che alla fine dello scorso mese di marzo permise all’ultima classificata del girone B (che fu poi il Prato) di salvarsi d’ufficio, sollevando uno stuolo di polemiche, va applicato per una questione di equità alle due squadre (oltre alla Domus anche il Bovalino) che sul campo, nei gironi A e C, pagarono il criterio di demerito che costò la loro retrocessione nei cadetti.
Che a causa della riforma dei campionati è di fatto risultata una retrocessione di due categorie, insomma doppiamente beffarda, che ci si aspetta venga alleviata con la riammissione in A2. E se non sarà d’ufficio la Domus cercherà di ottenerla con una richiesta di ripescaggio sulla quale i vertici bressesi si esprimeranno a stretto giro.
Gulizia e D’Onofrio, tuttavia, non sono certamente rimasti con le mani in mano. Anzi, dopo la diaspora registrata alla fine dell’ultimo campionato di A2 (la fine di un ciclo: praticamente tutti i giocatori hanno cambiato maglia, col ds Dei Cas che si è accasato al Lecco e il tecnico Max Santini col quale il rapporto si è interrotto), sono bastate poche settimane affinché la Domus cambiasse volto. A partire dal nuovo allenatore per finire al parco atleti, che a stretto giro verranno ufficializzati direttamente dal responsabile dell’area tecnica. Proprio D’Onofrio ha raggiunto l’accordo per portare a Bresso una delle firme di maggior blasone del futsal lombardo, Angelo De Ieso, per anni alla guida del Videoton e nella passata stagione arrivato ad un soffio dalla salvezza con il Pavia.
Ma come detto sono tanti anche i volti nuovi che comporranno il roster biancorossonero con tre autentici cavalli di ritorno che rispondono a Gramegna, Di Maggio e il portiere Bosetti a fare da apripista a un roster rinnovato nella quasi totalità, ma che già si presenta competitivo e, soprattutto, equilibrato nei valori. Non resta che aspettare l’elenco dei nuovi alfieri brianzoli, coloro che avranno l’onere (e l’onore) di riportare in alto i colori di una Domus che non affatto voglia di mollare. Anzi, è pronta a rilanciare la sfida.