
22/05/2023 10:32
Con le sette squadre che otterranno la promozione attraverso i playoff, le caselle da riempire nell’organico del prossimo campionato di Serie A2 che nascerà dalla riforma delle categorie nazionali, non saranno al completo. I conti sono stati fatti da mesi, è stato più volte ricordato a chi coordina l’attività agonistica di piazzale Flaminio che le tre rinunce che si sono susseguite nel corso del tempo (prima quella della Damiani & Gatti Ascoli, arrivata quando il campionato doveva ancora cominciare, a seguire quelle di Catanzaro e AP) avrebbero lasciato vacanti tre posti nella scacchiera dell’A2 che sarebbe andata a comporsi in vista della stagione 2023/2024.
Un “alert” lanciato, come detto, da tempo. Era il 6 febbraio quando evidenziammo il problema che si sarebbe creato (LEGGI QUI), iniziando a suggerire di adottare provvedimenti tali da non trovarsi spiazzati nel momento in cui si sarebbe dovuto fare i conti con la nuova pianta organica. Invito ripetuto anche successivamente, ovviamente ignorato. Vogliamo tralasciare l’incredibile decisione di congelare le retrocessioni dal solo girone B statuita con il comunicato n.880 del 31 marzo (CONSULTALO QUI), con la deroga all’articolo 49 delle NOIF per giunta avallata dalla Lega Nazionale Dilettanti, perchè, al di là di questa determinazione che non ha precedenti in tutta la storia del nostro futsal, alle due caselle che sarebbero comunque rimaste vuote (la matematica non è un opinione), c’era comunque tempo per ovviare e correggere in maniera opportuna il regolamento dei playoff di Serie B: l’ammissione di tutte le settime classificate, portando le partecipanti da 28 a 32, avrebbe enormemente semplificato la gestione del tabellone invece di dover ricorrere a calcoli complicati per stabilire le posizioni di merito.
Invece, nulla è stato fatto in questo senso, confermando la definizione di un tabellone che ha prodotto accoppiamenti al limite dell’incredibile (leggasi il confronto tra Drago Acireale e Canottieri Belluno: 980 chilometri in linea d’aria, 1375 su strada!), senza tra l’altro intervenire sul solito aspetto delle due caselle che rimarranno libere, perchè elencando oggi tutte le squadre che avranno diritto a iscriversi ci si accorge che alle 15 “superstiti” (ma che noi consideriamo comunque retrocesse) della vecchia A2, si sono andate ad aggiungere per ora solo le 24 squadre che hanno acquisito l’iscrizione alla nuova A2 classificandosi ai primi tre posti di ciascun girone di Serie B (che noi, però, non consideriamo promosse: a seguire ribadiremo il nostro concetto in tal senso), per un parziale di 39 unità, che con le 7 che vinceranno i playoff saliranno a 46. E ne mancheranno così due per raggiungere la soglia delle 48 squadre con le quali verrà articolata la Serie A2 edizione 2023/2024.
Ci domandiamo: chi saranno queste due elette? Tagliamo la testa al toro e senza far torto a nessuno chiediamo a gran voce che, come è stato fatto per congelare le retrocessioni dal girone B permettendo al Prato di conservare (da ultimo, sul campo, in classifica) il suo posto in A2, venga prodotto un provvedimento analogo che permetta a Domus Bresso e Bovalino, retrocesse per essere arrivate ultime nei gironi A e C, di riacquisire il diritto di iscriversi al campionato di A2 della prossima stagione. Per una ragione di equità sportiva ma anche per una ragione di interpretazione regolamentare: visto che le NOIF non consentono la doppia promozione alla conclusione della stessa stagione sportiva a meno che non sia frutto di un provvedimento della presidenza federale, avallato dal Consiglio Federale, e solo per meriti sportivi (ricordate la Florentia Viola, poi nuovamente Fiorentina, che passò dalla Serie C2 alla B nel 2003/2004?); analogamente non può essere considerata la doppia retrocessione che si perpetrerà ai danni di Domus Bresso e Bovalino, le quali non scenderanno “semplicemente” dalla Serie A2 alla Serie B ma, per effetto della riorganizzazione dei campionati, vedranno i loro titoli sportivi declassati dalla seconda divisione (la vecchia A2) alla quarta divisione (la nuova Serie B). E detto sinceramente sarebbe inaccettabile.
Accadrà tutto questo? Il Consiglio Direttivo della Divisione Calcio a 5 riconoscerà questa anomalia e salvaguarderà Domus e Bovalino assicurando loro la copertura delle ultime due caselle nella prossima Serie A2? Anche perchè, inutile nasconderlo, quei posti vacanti vanno considerati loro, alla stregua di quello rimasto in dotazione al Prato. E non vogliamo pensare che prendere una decisione in questo senso possa destabilizzare la pianificazione dell’attività della prossima stagione o le aspettative sportive di quelle società che, non avendo raggiunto la “promozione” attraverso i playoff, si stavano già preoccupando di chiedere l’ammissione attraverso la presentazione della relativa domanda.
A questo punto, torniamo brevemente sul concetto di promozione. Ora, fermo restando che chiunque può interpretarlo liberamente, per quello che ci riguarda la riforma delle categorie ha provocato solo un ampliamento della base nazionale che per quanto riguarda i campionati maschili passerà dalle 171 (o giù di li, rinunciatarie comprese) squadre in organico per la stagione 2022/2023 alle 188 della stagione 2023/2024. Sulla qualità dei campionati punto di vista perennemente e totalmente negativo e non stiamo qui a ricordare i motivi. Comunque sia, per effetto della riorganizzazione, la Serie A resta la prima divisione, l’A2 Elite diventa la seconda divisione (per le società “salite” dall’A2 di quale salto parliamo?), l’A2 la terza (ed era la seconda) e la B la quarta (ed era la terza). Domanda: a parte la Serie A che logicamente rimane tale e quale, per il resto stiamo parlando di promozioni oppure (per A2 e B) retrocessioni?
Ai lettori… l’ardua risposta!
cas.