La crisi dello Sporting Sala Consilina. Detta: ''Cafù non si tocca". E da' l'ultimatum ai giocatori!

Due partite, due sconfitte. Giuseppe Detta non sta sognando ma è del tutto desto. E la realtà dei fatti dice che dopo i primi ottanta minuti il suo Sporting Sala Consilina ha infilato due sconfitte consecutive, lasciando punti sia all’Active Network che al Benevento. Due stop figli di tanti episodi certamente, ma anche di prestazioni ben lontane da quegli standard che il presidente valdianese si aspettava. Ma Detta va dritto per la sua strada e alle parole di chi invita il massimo dirigente a prendere provvedimenti drastici, finanche a interessare la stessa conduzione tecnica, risponde con una chiarezza disarmante.


“Cafù non si tocca. E’ lui l’allenatore dello Sporting Sala Consilina, lui resterà l’allenatore dello Sporting Sala Consilina”.


Alza la voce il massimo esponente salese, che invece alza l’indice delle responsabilità verso quei giocatori che a suo dire stanno disattendendo le aspettative. Il tavolo degli imputati insomma è apparecchiato. E Detta tuona a chiare tinte il suo disappunto.


“Tra la squadra che si allena durante la settimana e quella che sto vedendo giocare in campionato passa una differenza come tra il giorno e la notte. Vedo i giocatori scarichi, quasi senza stimoli, demotivati. Problemi nei rapporti con Cafù? Non ce ne sono, il mister non è minimamente in discussione. Ma loro si. E ora voglio vedere veramente di che pasta sono fatti”.


Il diktat non lascia interpretazioni di sorta.


“Ho chiamato a rapporto Zancanaro, sarà lui che si farà da portavoce nello spogliatoio: i tempi delle chiacchiere sono finiti a Benevento, ora voglio vedere solo i fatti. Voglio che i giocatori tirino fuori gli attributi e contro il Cus Molise dimostrino di meritare di appartenere a questo club. Che li sta trattando tutti con i guanti e si merita ben altro a livelli di risultati. Non vado oltre la partita di sabato: se non verrò soddisfatto posso anche smantellare la squadra e rifondarla daccapo”.