La Gadtch prepara l'affondo finale. Veschini: "Ora giochiamo a memoria: la promozione non sfuggirà!"

Una sosta che non sappiamo quanto sia giunta opportuna per la Gadtch, che l’ha affrontata dopo aver messo le mani sul primato del campionato di C1 dell’Umbria. Da una parte, rischia di raffreddare l’entusiasmo che ha scandito l’incredibile rimonta dei perugini, capaci di rimontare sei punti a marzo al Rieti e di scattare al comando con due lunghezze di vantaggio proprio sui sabini; ma dall’altra può permettere a mister Marco Veschini di lavorare con serenità per preparare le ultime due sfide del torneo, che ripartirà il 15 aprile dalla comunque pericolosa trasferta in casa dell’Umbrasabina per poi chiudersi il 22 con la gara del PalaPellini con il Ponte San Lorenzo. I conti sono presto fatti: due partite solo da vincere per essere padroni solamente del proprio destino.


“Penso soprattutto - interviene mister Marco Veschini - a come eravamo messi il 7 dicembre, quasi fuori dalla coppa e lontani dalla vetta del campionato, con il rischio anche di perdere il treno dei playoff. Penso che quella sia stata la settimana della consapevolezza, la settimana che ha cambiato tutto. E sono onesto nel dire che durante questa cavalcata, nello spogliatoio mi sono appellato più volte a quel 14 dicembre per tirare fuori il massimo da ognuno dei ragazzi, il giorno dell'impresa impossibile, il giorno in cui per la prima volta ho visto il ‘gruppo’. Adesso quello stesso gruppo dovrà portare a termine l'impresa stando attento a non ricadere negli errori del passato, ma sia chiaro: adesso è tutta un'altra Gadtch. In tutta onestà i ragazzi ora sono al top della condizione fisica poiché abbiamo fatto un lavoro specifico in vista dei playoff: chiaro, la situazione è cambiata radicalmente e questa condizione dovrà servirci per chiudere i giochi il prima possibile”.


Veschini punterà non solo sull’aspetto agonistico: l’entusiasmo legato alla conquista del primato sarà la condizione forse primaria nella volata alla promozione diretta.


“Se dal lato fisico stiamo benissimo da quello psicologico siamo euforici - è l’ammissione del tecnico. - Siamo consapevoli di noi stessi e quando i vogatori remano tutti nella stessa direzione la nave non ha paura di nessuna tempesta. Ora come ora siamo impazienti di tornare in campo: le critiche, le difficoltà, le incertezze sembrano svanite nel nulla, sembra quasi che giochiamo insieme da anni, e  per un'allenatore è questo il momento in cui deve poter chiedere di più a tutti i componenti della rosa, quello in cui è giusto alzare l'asticella. Allenamenti e amichevoli saranno volte a conservare la nostra condizione, e poi sotto col rush finale, in cui da tutti pretendo il massimo sotto ogni punto di vista. D’altronde, ce lo siamo detti prima della gara con il Lidarno: il tempo dei rimpianti è finito!”.