La trasferta più lunga della stagione per la partita più importante di un intero anno. Questa è la prerogativa di Canottieri Belluno-Virtus Libera Forio d’Ischia che domani pomeriggio infiammerà la Spes Arena mettendo in palio uno degli ultimi sette posti per accedere alla Serie A2. Ma domani, alle falde delle Dolomiti, servirà non un'impresa... di più: e Luca Fondicelli, laterale-universale classe 1990 della compagine di De Crescenzo, autore di sei gol stagionali (pesantissima quella di Messina nel primo turno dei playoff), sa bene che bisognerà giocare la partita della vita per cercare di coronare un sogno clamoroso.
- Luca, con quale consapevolezza avete preparato questa partita alla luce del risultato subito al PalaCasale sabato scorso?
“Domani penso che servirà la partita perfetta e non pensare assolutamente a quella dell'andata. Esattamente così abbiamo affrontato anche la settimana di lavoro”.
- Si sapeva che la Canottieri era una squadra di qualità, ma nella gara di andata cosa non ha funzionato per arrivare a subire quel passivo?
“Sapevamo dell'organizzazione della Canottieri, ma noi siamo stati molto sfortunati: non riuscendo a segnare abbiamo preso troppa frenesia per fare gol e abbiamo concesso tanti contropiedi che loro sono stati bravi a finalizzare. Abbiamo perso un po' di lucidità: la chiave della sconfitta è tutta li”.
- Consapevolezza di dover giocare la partita perfetta, mostrando da subito l'atteggiamento giusto: quanta fiducia nutri nei tuoi compagni e comunque, alla fine dei giochi, cosa conserverete di questa esperienza?
“Dopo l’inizio di stagione nessuno credeva di poter arrivare fin qui e, nonostante tutte le sconfitte iniziali, non abbiamo perso la bussola. Personalmente mi sono sempre fidato dei miei compagni e, soprattutto, amici di squadra. Loro per me sono una famiglia, che tutta insieme e venuta qui a Belluno per affrontare la prova più dura. Comunque vada sono fiero di loro e di quello che abbiamo vissuto in questi nove mesi trascorsi insieme e posso solo dire grazie a tutti per quello che abbiamo fatto, sia in campo che fuori. Li porterò sempre dentro di me”.
Foto: Ascione