Lamura, lo Sporting e un sogno chiamato Serie A: "Sala Consilina entrerà nella storia del futsal"

Lo Sporting Sala Consilina ieri, oggi ma anche (e soprattutto) domani. Perché il passato è stato la base dei successi che hanno spinto la squadra salese a primeggiare, oggi, nel girone C del campionato di Serie A2, ma è il presente che ispira i progetti di un futuro che a Sala Consilina sognano più azzurro che mai. Perché la Serie A è nelle corde di una squadra che capeggia la graduatoria nazionale della categoria e partirà come testa di serie nei preliminari della Coppa Italia al via dalla fine di gennaio: e il campo ha detto con chiarezza che questo Sporting è pronto - o quanto meno si sta preparando - per il grande salto. 


Pasquale Lamura, uno dei perni del progetto valdianese, presidente onorario e main-sponsor del sodalizio che fa capo ai cugini Antonio e Giuseppe Detta, parte con la sua disamina dallo scorso maggio, dai giorni della riflessione.


“La scorsa è stata una stagione che si è chiusa in modo poco vicino a quelle che erano le aspettative e chiaramente anche all'investimento che la società aveva fatto per la sua prima esperienza in Serie A2. Come ben ricorderete nelle ultime partite la squadra è stata traghettata da mister Rosciano e quindi già sin da quei giorni la società aveva cominciato a guardarsi intorno per costruire e mettere le basi per la nuova annata. Già prima dell'estate, quindi, la dirigenza ha iniziato a contattare i papabili allenatori a cui affidare la squadra: alla fine siamo andati su Fabio Oliva che io ho incontrato la prima volta proprio qui nel mio ufficio con Giuseppe (Detta, n.d.c.) e da subito si è cominciato a delineare la squadra che si voleva mettere in piedi, con l'obiettivo di disputare una stagione di rilievo. Questo è il primo anno in cui ci si muove col nuovo regolamento con tutte le difficoltà del caso. Oliva poteva contare già su delle pedine che aveva avuto a Benevento, mi riferisco a Volonnino e Stigliano, nonché il portiere Marchesano per creare così la spina dorsale della nuova squadra che, dal canto suo, aveva altri tre o quattro elementi sui quali strutturare la rosa: in primis la nostra stella Leonardo Brunelli, poi il mago Abdala, Zonta in modo particolare, oltre che il capitano Carducci e i portieri Gallon e Santoro”. 


Dal nucleo di partenza si è poi passati alle operazioni che hanno portato alla definizione degli innesti dei vari Bocca, El Johari (andato poi al Città di Mestre) e dei fratelli Teramo, oltre agli innesti dicembrini di Grasso e Vilmar Pereira che hanno corretto e integrato la struttura del roster, che una volta conquistata la testa della classifica non l’ha più mollata.


- Come vede questa stagione? Cosa si aspetta alla luce di questo meritato e importante primato?


“Io personalmente mi sono come al solito affidato, sempre in qualità di main-sponsor, al lavoro fatto dai dirigenti, dal presidente Detta. Ovviamente non conoscendo tutti gli elementi della squadra mi sono fidato, così come mi ero fidato anche l'anno precedente, quando probabilmente, almeno sulla carta, avevamo ancora più voce in capitolo. Ti racconto un aneddoto. Scherzando dicevo a Giuseppe Detta “ma stiamo facendo una squadra forte come l'anno scorso?”. Invece, ora che siamo arrivati al giro di boa, devo dare ragione a loro e devo dare ragione al mister per quanto è stato fatto finora, soprattutto per il cambio di mentalità che ha caratterizzato questa squadra, che oggi si presenta in campo con una maggior consapevolezza della forza che può esprimere. Nessuno ha tradito le aspettative, al di là di questi due pareggi beffardi, arrivati entrambi, sia col Giovinazzo che con la Cormar, praticamente sulla sirena. Però ci sono state anche altre partite in cui magari le cose dovevano andare diversamente per noi… quindi il Dio di questo sport dà e toglie, anche se a conti fatti il bilancio non può che essere visto con occhio positivo”. 


- Uno Sporting Sala Consilina che viaggia dritto in direzione della Serie A…


“Chiaramente non abbiamo fatto nulla, nel senso che non abbiamo ancora vinto nulla. Questa deve essere la consapevolezza e il punto di partenza per affrontare il girone di ritorno, che ovviamente vedrà le nostre avversarie presentarsi rafforzate nei ranghi. Cito il Cosenza che sostanzialmente, tolta la sconfitta con noi, non ha mai perso e ha solo pareggiato qualche partita: chiaramente ci aspettiamo qualche passo falso da parte loro prima di ospitarli il 14 gennaio in quella che potrebbe essere la partita più importante probabilmente dell’anno. Quello che mi va di raccomandare ovviamente alla squadra è di restare tutti concentrati e, come ho detto in una riunione che abbiamo tenuto di recente, di tenere sempre ben presente il fatto che quest'anno c’è un treno importante e sul quale dobbiamo cercare di salire: non ci saranno i playoff, arrivare primi varrebbe la promozione diretta in Serie A che per Sala Consilina… sarebbe l'apoteosi. In così poco tempo per giunta: la nostra scalata è avvenuta in pochi anni e in maniera del tutto diretta, repentina, con un cammino fatto indiscutibilmente di successi”.


- Lamura, insomma… sotto l’albero di Natale ci mettiamo un sacco pieno di belle e ambizione aspettative?


“Incrociamo le dita, oltre che di buon Natale ci facciamo un augurio sperando che Sala Consilina possa appunto entrare in qualche modo nella storia di questo sport e, di per sé, anche diventare un punto strategico della vita della cittadina di Sala Consilina, che non è mai arrivata, in qualsiasi disciplina, a un livello sportivo del genere”.








Foto: Palmieri