
16/03/2021 17:07
Quattro gol anche al Rovereto per un 6-0 che nel ribadire il momento positivo dell’Hellas (quattordici vittorie e tre pareggi il ruolino della squadra di Milella) la conferma al secondo posto in classifica nel girone B. Ma sta anche a dimostrare che se c'è un uomo squadra in questa Hellas quello è proprio Leleco Miquelussi. Che però minimizza il suo ruolo e rende partecipe delle vittorie l’intero collettivo.
“Rimango contento e orgoglioso per le parole - ammette. - Però una squadra non si basa mai su un solo giocatore. Il nostro gruppo ha capito dove può arrivare e che siamo tutti importanti. Quando ho accettato di venire all’Hellas ho sposato il progetto ambizioso della società e sono consapevole che, scendendo dalla Serie A, ho una certa responsabilità per raggiungere il traguardo. Spero di continuare cosi, dando il mio contributo personale per coronare il nostro obiettivo collettivo”.
- Però una cosa sarebbe giusto chiederne la spiegazione: che differenza passa tra l'Hellas che a Rovereto ha pareggiato e l'Hellas che dopo qualche settimana al Rovereto gli ha servito il cappotto?
“Purtroppo all’andata venivamo di tre, quattro settimane caratterizzate anche da recuperi infrasettimanali, che hanno reso difficoltosì gli allenamenti e la preparazione delle partite. Secondo me un mix tra stanchezza e calo di concentrazione sono stati evidenti in quella partita. Stavamo vincendo per 3-1 ma loro sono stati bravi a non mollare riuscendo a pareggiare. Un altro errore nostro che stiamo pagando con il -6 della prima. Ma dopo quella partita ci siamo ricaricati e preso coscienza che se volevamo vincere il campionato avremmo dovuto lottare fino alla fine senza poter più perdere punti, giocando ogni secondo di ogni gara con la cattiveria di una finale”.
- Diciassette risultati utili di fila, però, rischiano di non servire a nulla: la corsa alla promozione diretta è ancora aperta oppure, davanti a questa Altamarca che non si ferma, conviene iniziare indirizzare le attenzioni sui playoff?
“A qualcosa sicuramente servirà. Finché abbiamo ancora probabilità matematiche di arrivare alla promozione diretta, noi ci crederemo e lotteremo per quello. Se l'Altamarca non sbaglierà, intanto noi pensiamo a fare i punti che possono garantire il secondo posto per giocare in casa i playoff. Ma ripeto, io credo ancora nella promozione diretta, se ci riuscirà l'Altamarca, nulla da dire, bravi loro che stanno facendo un campionato strepitoso”.
- Sabato il Vicinalis, poi il Palmanova, quindi il Chiuppano: collegandoti alla domanda precedente, che valore senti di dare alla sfida che affronterete a Carrè il 10 aprile?
“Noi pensiamo partita per partita. Possiamo arrivare contro di loro in corsa per il primo posto, così come possiamo arrivarci giocando per il secondo. È impossibile prevedere. Indipendentemente da come sarà la classifica, sicuramente sarà una bellissima gara, così com'è stata in casa nostra all’andata, visto la qualità dimostrata da ambedue le squadre. Spero però che il risultato sia lo stesso dell’ultima volta”.