Marca, debutto casalingo. Parla Bazzerla: "Diavoli ottima squadra. Carriera da dirigente? Mi piace"

Dopo mesi di attesa, il PalaMazzalovo di Montebelluna può finalmente accogliere il primo match ufficiale della nuova Marca che domani sera, per la seconda giornata di Serie C1 veneta, sfiderà i Vampa Diavoli neopromossi. Dopo l'esordio stagionale sul campo del Cassola che ha fruttato subito i tre punti, i ragazzi di mister Gigi Regondi se la vedranno con la formazione guidata dal neotecnico Michele Frizziero, il quale avrà a disposizione un roster rinforzato in estate dagli arrivi dei vari Zecchinato, Lambert, Beltrame e Cocchetto, giusto per fare qualche nome. Per fare al meglio un punto della situazione tra il match di una settimana fa e l'imminente sfida di questo venerdì ci siamo quindi affidati al punto di vista dirigenziale offerto da Alberto Bazzerla; ritiratosi dal futsal giocato proprio al termine della scorsa stagione, l'ex capitano del Monte Futsal ci racconta anche questa sua nuova vita vissuta totalmente fuori dal rettangolo di gioco, dove il "Bazza" riveste i ruoli di vicepresidente e direttore generale.

- Alberto, come hai visto la squadra in queste settimane, tra pre-season ed esordio in campionato? Nonostante la prestazione non brillante di Cassola, il gruppo sembra consapevole delle proprie possibilità, anche come emerso in parte dalle parole di Er Raji... 

"La preparazione è sempre un periodo particolarmente duro. I ragazzi hanno lavorato bene, lo staff è molto preparato. Ci sono stati un paio di infortuni e qualche assenza. Tutto ciò ha sicuramente inciso nella prestazione opaca di Cassola. Campo piccolo e forse troppa tensione, oltre ai carichi di lavoro. Per fortuna non abbiamo mai mollato e abbiamo vinto, che è ciò che più conta".

- Adesso la sfida ai Vampa Diavoli in casa, giocando su un campo che conoscete bene e che sicuramente non presenta le stesse criticità di Cassola: questo venerdì, con queste condizioni, pensi che si potrà vedere già qualcosa in più? 

"I Diavoli sono un’ottima squadra guidata da un’ottimo allenatore. Secondo me possono puntare alla zona playoff, sulla carta. Mi ha sorpreso la sconfitta alla prima, ma non dobbiamo farci condizionare. Anzi, saranno vogliosi di rivalsa e sarà una gara difficilissima. Noi recuperiamo qualche pedina importante, non tutte purtroppo. Ma sicuramente mi aspetto qualcosa di più dai nostri".

- In chiusura una domanda più personale; è passato ormai qualche mese dal tuo ritiro e immaginiamo che il campo ti mancherà spesso. Ma questa nuova fase della tua carriera da dirigente come ti sembra? Il fatto di aver lavorato già "dietro alla scrivania" quando ancora giocavi ha aiutato questo "passaggio"?

"Il campo mi manca, è normale, però ci convivo. La mia “nuova carriera” dirigenziale è intensa, ma mi piace. Sicuramente, come dici tu, mi ha aiutato il fatto che la intrapresi già quando ero ancora giocatore. Ora sicuramente sono più focalizzato su questo e quindi, forse, anche più lucido. Bisogna anche saper delegare alle persone giuste. La fusione mi ha alleggerito anche negli aspetti gestionali del settore giovanile, a cui comunque tengo tantissimo. Si sa che quando si fanno troppe cose, si rischia di farle male. Cercherò nel possibile di essere presente, come deve essere un’alta carica societaria che si rispetti, sia per la prima squadra che per il settore giovanile".



Lorenzo Miotto