18/09/2023 20:40
Non poteva esserci debutto stagionale migliore per il Marco Polo, che nella prima giornata di Serie C1 veneta disputatasi venerdì scorso ha piegato in trasferta il Vigoreal per 6-3, nel segno di uno scatenato Mattia Callegari, autore di una tripletta. Nel post-partita abbiamo scambiato due parole con Andrea Scarpa, tecnico dei leoni rosanera, analizzando il match vinto con i padovani e soffermandoci ancora un po' sul grande colpo del mercato di C1, Erick Bellomo.
- Mister, possiamo proprio dirlo: la vostra seconda stagione in C1 è partita nel migliore dei modi…
"È sempre bello partire con una vittoria. La partita è stata lunghissima, difficile e molto equilibrata; il Vigoreal è un'ottima squadra e ci ha fatto soffrire parecchio già dall’inizio, infatti siamo andati sotto di una rete. Dopo il gol subìto abbiamo cominciato a giocare e a capire come attaccarli; con pazienza e un po’ di coraggio l’abbiamo ribaltata a nostro favore, ma ripeto, non è stato per niente semplice. Anche se con qualche defezione per noi importante e una forma non ancora al top di qualcuno, i ragazzi hanno dato il massimo e la vittoria è stato il giusto premio alla fatica di questo mese di preparazione. Portiamo a casa i tre punti ma sulla prestazione abbiamo ancora moltissimo da migliorare a livello tattico nelle due fasi di gioco".
- Come ti sembra il gruppo che alleni quest'anno? In quali aspetti sono stati compiuti i maggiori passi in avanti che più ti hanno colpito?
"Ho la fortuna di allenare un gruppo fantastico, sono coesi in tutto quello che fanno dal primo giorno di preparazione. Avevamo bisogno di inserire elementi con delle caratteristiche specifiche e credo che li abbiamo trovati tutti e quattro per poter dare qualcosa in più ad un gruppo che aveva già una buona base di partenza .Quest’anno sicuramente possiamo variare di più il gioco e capire meglio i momenti della partita, questo non solo per i nuovi innesti ma anche grazie all’anno in più di esperienza dei più giovani. L’obiettivo non cambia: cercare il massimo risultato sportivo e valorizzare i ragazzi più giovani".
- Cosa significa poter allenare una leggenda come Bellomo e poter contare sul suo contributo? Con lui, l'asticella si è inevitabilmente alzata?
"Eh, bella domanda, me la sono fatta anch’io fino al 28 agosto, quando l’ho visto in campo assieme ai ragazzi. Penso significhi poter essere considerato un allenatore fortunato; Erick è, oltre ad un giocatore, una persona fantastica, un esempio di umiltà, impegno e serenità in tutto quello che fa e dice. Si è messo a disposizione della squadra con un entusiasmo da vent’enne: per lui è una nuova sfida, per noi è stato un investimento per quanto riguarda la parte di gioco, certo, ma soprattutto per dare la possibilità ad un gruppo giovane di poter imparare e prender esempio ad ogni allenamento e partita le tante sfaccettature di questo sport, sia dentro che fuori dal campo. L’asticella si è alzata? Io dico che dobbiamo alzarla tutti assieme a lui, un passo alla volta mettendo in risalto tutto quello che ci può dare. Erick da solo non vince le partite, ma assieme ad un gruppo giovane, coeso, che abbia entusiasmo in tutto quello che fa può diventare l’arma in più per fartele vincere. Dove arriveremo non lo so, ci sono molte squadre molto ben attrezzate, parlano di 4/5 sopra a tutte, ma sono convinto che sarà un bellissimo campionato, senza partite già scritte e che daranno sorprese. Sono curioso di vederle tutte per capire. Noi vogliamo fare la nostra parte, poi se saremo stati bravi lo vedremo alla fine. La strada è lunga e piena di curve".
l.m.