Marco Polo, che succede? Bellomo: “Momenti negativi capitano a tutti, si deve solo lavorare di più”

Il Marco Polo è alla ricerca di se stesso. Non è più la formazione che era stata capace di infilare un filotto di cinque vittorie consecutive a inizio stagione e che invece dal 23 ottobre, sconfitta casalinga contro l'Antenore Padova 4-1, non è più capace di trovare la via del successo.

Quindi, adesso occorre sentire la voce dell'esperienza. Una voce che viene dall'interno, quella di un giocatore che di futsal se ne intende, Erick Ringis Bellomo.

"Non c'è una spiegazione a questi momenti negativi - esordisce il pivot classe 1978 -. Nel corso di una stagione ogni squadra vive di queste situazioni.  Il problema che il nostro sta durando più di quanto ci si aspettasse. Ma non c'è una risposta secca, una soluzione immediata, altrimenti sarebbe facile da risolvere. Capita tantissime volte a chi gioca. L'unica cosa da fare è continuare ad allenarsi e farlo con ancora più intensità. Perché vuol dire che quello che stiamo facendo sino a ora non è sufficiente e dobbiamo lavorare di più".

- La netta sconfitta casalinga contro il Monte Futsal per 4-0 di venerdì scorso ne è la chiara dimostrazione…

"È una sconfitta pesante. In casa avevamo sempre fatto delle buone partite e la nostre aspettative per questa sfida erano alte. Perché volevamo riprendere la serie idi vittorie che ci servono per la classifica. Invece ne è venuto fuori un risultato brutto. Non fa piacere a nessuno, nemmeno in prospettiva ripresa. Loro sono stati molto cinici nelle occasioni che hanno avuto, mentre noi non abbiamo concluso bene. Complimenti a loro per aver fatto una buona partita".

- Adesso sembra proprio che abbiate perso la retta via…

"I risultati dicono questo. Ma non è che quello che abbiamo fatto prima, in occasione delle cinque vittorie consecutive, fosse tutto perfetto. Così non è che adesso quello che stiamo facendo sia tutto da buttare, sbagliato. Dobbiamo cercare di essere più concentrati, sbagliare il meno possibile e non rendere le cose troppo facili ai nostri avversari. Lavorare, lavorare, lavorare".


a.t.









Foto: Facebook Marco Polo