02/04/2024 20:05
Una Final Eight a dir poco emozionante, fatta di rimonte,
sorpassi, gare decise nel finale. Il Mazara non si è fatto mancare proprio nulla,
neppure la Coppa Italia, alzata e stretta forte, al termine della terza ed
ultima battaglia sportiva disputata contro l’Energy Saving.
Il commento di mister Enzo Bruno.
“È consuetudine, ormai, di questa stagione per questi
magnifici ragazzi. All'inizio si parlava di fortuna, certamente quella non
guasta mai, ma adesso vogliamo pensare che non ci sia soltanto una componente
fortuita, ma un qualcosa di speciale che va ricercato nella caparbietà e nella
voglia di vincere dei nostri giocatori. Tutte le cinque partite di coppa,
comprese le due del girone, sono state caratterizzate da rimonte impossibili,
ricordiamo il rigore contro il Soverato a 30 secondi dalla fine, e gol a 2
secondi dalla fine in finale dopo aver subito il gol del 2-1 26 secondi prima.
Tutto molto bello”.
E diciamo anche che i segnali visti in campionato (una sola
sconfitta, praticamente a fine stagione…) non potevano essere considerati come
eventi isolati e la vittoria della coppa certifica la forza di questa squadra e
di questa società…
“Siamo sempre stati in primi a chiederci se in realtà questa
nostra stagione sia il frutto di eventi fortuiti o del grande lavoro che stiamo
facendo a livello globale da tre anni a questa parte; e la risposta ce la
stiamo dando soltanto nelle ultime gare…”.
Tre giorni che hanno mostrato la capacità di resilenza della
tua squadra, nonché una grande tenuta mentale e fisica…
“Una squadra che ha assorbito in maniera importante la
sconfitta subita a Carini e che non ha completamente subito il contraccolpo. A
livello fisico devo fare i complimenti al mio alter ego, Giovanni Pomilia, che
ha svolto un grandissimo lavoro i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti
dato che diamo il meglio di noi nei secondi tempi, quando le altre squadre
crollano. Mentalmente siamo dei mostri, questa squadra ha acquisito una
mentalità senza eguali. Una forza d'urto impressionante che come si è notato,
nessuna squadra ha retto”.
Manca ora un ultimo tassello per completare il mosaico di
una stagione spettacolare…
“Abbiamo due finali da disputare in questi quindici giorni
che potrebbero regalarci una delle stagioni più belle della mia pur modesta ‘carriera’
da allenatore. Il double è un qualcosa di unico per una società che era partita
con semplici ambizioni di salvezza”.
Una dedica per questa vittoria?
“Le dediche sono molteplici, dalla mia famiglia che sopporta
le mie assenze continue e i miei sbalzi d'umore, ai miei collaboratori Pomilia
e Marmoreo, a tutta la società in ogni singolo elemento, ai tifosi che
accorrono in massa e ci sostengono anche in trasferte lunghe come quella in
Basilicata, a tutti i ragazzi di questo splendido roster e alle loro famiglie.
Ma permettetemi una menzione particolare per il presidente; solo noi sappiamo
come siamo partiti e il lavoro oscuro che c'è stato per diventare la società
che tutti ammirano”.