Moroncini s'è preso i Grifoni. "Il ko di Prato? Per quello che s'è visto meritavamo almeno il pari"

La sua occasione Filippo Moroncini l’ha avuta a Prato e, nonostante la sconfitta dei Grifoni per 2-1, ha saputo giocarsela bene tanto da meritarsi la palma di migliore dei suoi. Dicevamo della sconfitta: un risultato di Prato che lascia ancora aperte le porte per la qualificazione alle finali di Faenza, ma ripensando alla partita di andata quanti rimpianti ci sono per non essere riusciti a condurre in porto almeno il pareggio?


“Sicuramente quella di Prato non è stata una delle nostre migliori prestazioni, nonostante tutto credo che la sconfitta non sia il risultato piu giusto: per occasioni create avremmo meritato almeno il pareggio, infatti abbiamo preso un palo con Santoni, abbiamo sbagliato qualche buona ripartenza e poi c’è l’episodio del gol-non-gol sullo 0-0. Rivedendo i video, anche se non si capisce bene, credo che la palla fosse entrata ed ecco, magari sbloccando la partita per primi grazie a quell’episodio, sarebbe stata tutta un’altra storia. Però direi che il risultato è ancora apertissimo, un un gol di vantaggio non è niente nel calcio a 11 figuriamoci nel futsal”.


- Una sconfitta che imporrà comunque di vincere con almeno due reti di scarto e alle rimonte, visto quello che siete riuscire a fare con il Cus Ancona, già avete fatto il callo. Ma cosa servirà in questa circostanza per avere ragione di una squadra quadrata come il Prato?


“Bisognerà fare la nostra solita partita in casa, grintosa e attenta in ogni reparto perché, come abbiamo visto in casa loro, il Prato è una squadra che in fase di possesso, grazie al loro ‘4-0’, è in grado di girare velocemente la palla senza dare punti di riferimento per poi cercare l’imbucata, mentre in fase di non possesso è una squadra che non ha paura di fare contrasti e appena recupera palla, grazie ai suoi veloci contropiedi, può fare veramente male. Quindi bisognerà stare attenti e concentrati dall’inizio alla fine della partita e se serviranno i supplementari, come appunto accaduto con l’Ancona, ce la giocheremo fino in fondo”.


Classe 2003, Moroncini ha sempre giocato a calcio: prime il settore di base alla Vis Foligno, poi le giovanili con Julia Spello e Cannara, infine il ritorno a Foligno per giocare nella prima squadra della Vis due campionati da titolare nel campionato di Promozione. E sabato scorso, a Prato, ecco arrivare per lui la grande chence di giocare dal primo minuto in una gara importante come l’andata del terzo turno dei playoff: Filippo non ha disatteso le aspettative, nonostante non abbia avuto grandi opportunità in questa prima stagione nel futsal. 


- Soddisfatto della prestazione di Prato e quanta carica ti infonde soprattutto sul piano personale nel percorso in questa disciplina?


“Sono contento della mia prestazione di sabato, anche se c’è sempre qualcosa da migliorare, una prestazione maturata soprattutto anche dalla fiducia e dalla serenità che mi hanno trasmesso in settimana, ma anche durante l’anno, mister Picchietti, Mazzocchi, Giorgetti e tutti i miei compagni di squadra. Sapevo che sarebbe stata una partita difficile sia a livello di squadra, perché comunque era una semifinale nazionale da giocare peraltro fuori casa, sia a livello personale, perché oltre ad essere il mio primo anno nel futsal, era la seconda partita da titolare che giocavo dopo quella del 6 gennaio contro il Cerreto d’Esi e inoltre dovevo sostituire Lorenzo Stoppini che credo che sia uno dei migliori nel ruolo della categoria. Anche lui come me viene dal calcio a 11 e vedendo i miglioramenti che ha fatto in così poco tempo (anche Stoppini è approdato al futsal solo lo scorso anno, n.d.c.) mi ha dato molta fiducia e voglia di migliorarmi per raggiungere il suo livello. Io e Lorenzo siamo due portieri ‘ibridi’ e credo che questa sia la nostra forza principale”.