31/07/2024 18:43
L'annuncio di Cundari rientrante a pieno regime ha fatto riavvolgere il nastro al Napoli Calcetto, ma lo ha ulteriormente proiettato anche in avanti. Uno sviluppo senza pari: metodologie, impegno, abnegazione, un progetto che è sempre più un fulcro del movimento giovanile nel Belpaese e che prosegue il suo lancio verso innovativi orizzonti. Gli innumerevoli successi dei canterani, la prima squadra pronta a disputare la C2: insomma una fucina di talenti che lascia sempre più di stucco.
Il lavoro è stato fin dal principio alla base del club e di uno dei suoi operatori principali.
"Da quando sono direttore generale sono trascorse undici stagioni – racconta Salvatore De Simone. - Il mio primo obiettivo è stato sempre quello di creare calciatori e formare tecnici. In questo Carlo Cundari mi è stato costantemente vicino, lui è stato per lo più impegnato nella formazione dei nostri giovani allenatori. Ora si è ufficializzata la collaborazione con conseguente ritorno in panchina ma Carlo è da tempo immemore un nostro punto fermo".
Tanti i ragazzi cresciuti di volta in volta, ultimi in ordine cronologico Vigliotti, Bellanca e Piretti accasatisi rispettivamente al Formia (i primi due, ndr) ed alla Cioli Ariccia.
"Seminiamo e raccogliamo, oltre a loro poi posso citare Buongiovanni alla Virtus Libera, De Simone che ha vinto scudetto, coppa e Future Cup e che giocherà nella Roma 1927. Non solo, quel Morelli mvp della competizione che vestirà la maglia del Lecco in A2 Élite insieme a Di Donato. Non ultimi Emmanuele Senese (2006), Ivan Doria (2006) e Matteo Puglia (2007) andranno con mister Marco Ciotola allo Junior Domitia in A2. Ciotola? Ne approfitto per spendere due parole. È stato il comune denominatore della crescita di questi atleti: con le sue capacità ha reso possibili per loro e per lui le gioie che sono state ottenute. Come lui mister Damiani, simbolo del Napoli Calcetto. E' una soddisfazione senza pari vedere tutti realizzare i propri sogni: siamo pronti con le nuove batterie di 2008 e 2009".
Se son rose...fioriranno.
"Ci muoveremo ancora per inserire i giovani nel mondo dei grandi. La prima squadra, anch'essa composta da chi è cresciuto nel nostro vivaio, è nata con l'obiettivo di dare continuità a tutti, anche a quelli che per motivi personali non vogliono cambiare colore di casacca".
Il tutto nel ricordo del presidente.
"Chiudo con una frase che pronunciava sempre il nostro amato Alessandro Capodanno: il passato è storia, il presente è gloria, il futuro siamo noi".
Nicolò Sabbatino