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28/03/2023 22:51

Napoli, c'è gran fermento per la panchina. Ma Perugino vira sulle certezze: la soluzione sarà Cacau?

Potrebbe arrivare nella giornata di domani la fumata bianca per conoscere il nome del tecnico designato a rilevare la conduzione della panchina del Napoli. Negli ultimi due giorni, sin dal momento immediatamente successivo alla conclusione del rapporto con David Marin, il presidente Serafino Perugino ha cercato di individuare il nome migliore cui affidare la guida di una squadra costretta nel minor tempo possibile a ritrovare la propria credibilità andata scemando nelle ultime settimane a causa di una evidente involuzione nelle prestazioni che ha toccato l’apice nell’eliminazione in semifinale della Final Four della Coppa Italia. E ora che due obiettivi su tre di questa stagione che era pur cominciato all’insegna di una buona stella, rimane solo il traguardo dello scudetto l’unico approdo in grado di salvare il Napoli da un fallimento del quale i più pessimisti già intravedono gli spettri.


Dunque, staff presidenziale al lavoro, serratissimo, alla ricerca del nuovo allenatore. Diversi i papabili sondati, ma quelle che apparivano le soluzioni maggiormente battute sembrerebbero essere sfumate. Ci riferiamo soprattutto a Diego Giustozzi, attuale Ct della Nazionale del Vietnam, e quell’Alessio Musti ormai in pianta stabile nello staff tecnico del settore giovanile della Juventus. E mentre da più parti spuntano illazioni più o meno plausibili, le attenzioni del presidente Perugino potrebbero puntare sempre al Sud America, ma adesso spostarsi sul fronte brasiliano per un contatto che potrebbe ricevere la benedizione del massimo dirigente partenopeo


Un nome che, peraltro, ha incrociato i propri destini anche con il futsal italiano, nell’edizione serba degli Europei che la vide la nostra Nazionale imbattersi nel Kazakhstan, che da quella vittoria sugli Azzurri dell’allora Ct Menichelli spiccò il volo che l’ha portato sino al podio dei Mondiali colombiani di due anni dopo. Quella formidabile squadra era guidata da un certo Ricardo Camara Sobral, che l’universo del pallone a rimbalzo controllato conosce col nick-name di Cacau. 52 anni, da giocatore arrivato a contare anche diverse presenze con la Seleçao, nel 2012 ha intrapreso la carriera da tecnico e dopo una prima esperienza nella Repubblica Ceca s’è trasferito nel paese euroasiatico per assumere la guida della multinazionale Kairat con cui aveva giocato già tra il 2004 e il 2009 e che nel 2015 porterà alla conquista della Champions, assumendo nel 2013 anche la guida della Nazionale, come detto sul podio nel 2018 in Colombia.


Lasciato il Kazakhstan e il Kairat, Cacau è stato assunto dalla Federcalcio del Kuwait per guidare la Nazionale dell’Emirato, dalla quale si è dimesso all’inizio dell’anno per tornare in Brasile. Ma che probabilmente lascerà per volare nuovamente nel Vecchio Continente. Dove atterrerà? E se fosse Napoli?