07/11/2022 17:45
Dopo la straordinaria rimonta dell'Olimpia Verona contro il Lecco, in cui gli scaligeri hanno saputo approfittare delle circostanze, abbiamo scambiato due parole con il capitano e player-manager dei veronesi Leleco per analizzare da dentro lo scoppiettante match di sabato scorso.
- Quante emozioni con il Lecco: qual è il tuo commento personale della partita?
"Sapevamo che loro sono una squadra molto organizzata, giovane, con tanta corsa e velocità. Non a caso avevano vinto le ultime due partite con un risultato largo di 8-1 e sono ben messi in classifica. È stata una partita molto combattuta, ma nonostante lo svantaggio siamo stati bravi a girare la partita. Certamente le due espulsioni ci hanno messo in condizione di fare due gol in superiorità numerica. Ci tengo a dire che la mia visione è completamente diversa da quella che ho percepito dall'altra parte: qualcuno non ha dato alcun merito al Verona, lamentandosi soltanto degli arbitri, ma se un calciatore già ammonito commette un brutto fallo da cartellino giallo è normale che venga espulso. L'altra espulsione invece, addirittura diretta, era arrivata per un calcio a palla lontana".
- Il tuo secondo gol è stato quello del sorpasso: secondo te nella rimonta avete avuto più il coraggio per andare all'arrembaggio pur correndo dei rischi oppure la freddezza per gestire il momento e agire nel modo corretto?
"Non è la prima volta che perdendo una partita poi riusciamo a rimontarla. Il coraggio e il cuore per lottare fino alla fine li abbiamo sempre avuti, siamo una squadra che non molla. Sicuramente andare nello spogliatoio sul 3-2 invece che sul 3-0 è servito molto".
- Se dovessimo trovare il pelo nell'uovo, sotto quali aspetti il Lecco è stato in grado di mettervi in difficoltà?
"Noi siamo molti contenti del risultato perché il Lecco è una grande squadra, con ottimi giocatori, che sicuramente continuerà a fare un campionato di vertice, mettendo in difficoltà ogni squadra che incontrerà come fatto con noi: hanno iniziato la partita più svegli e più cattivi di noi".
l.m.