Pavia, senti il tuo capitano. Fazzini: "Battiamo il Cardano per restare padroni del nostro destino"

Il campionato imbocca il rettilineo finale e il Pavia lancia la sua volata, sperando che al passaggio sotto la bandiera a scacchi riesca a precedere quel Sardinia rispetto al quale può vantare un piccolo ma significativo (e diremmo decisivo nel caso di arrivo pari merito) vantaggio: aver vinto ambedue gli scontri diretti che possono spostare il piatto della bilancia dalla parte biancorossa.


La bella prestazione di Isola d’Asti, nonostante la sconfitta, ha sollevato l’umore. Che clima si respira nell'ambiente alla vigilia della partita con il Cardano? Lo abbiamo chiesto a capitan Gianmarco Fazzini.


- Capitano, abbiamo più volte focalizzato l'attenzione su sfide più o meno determinanti, ma quella di domani è decisiva: come l'avete preparata e come intendete affrontarla sul campo?


“Il clima è sicuramente positivo. Finalmente riusciamo a lavorare bene e con la giusta intensità in allenamento. Domani ci aspetta una partita fondamentale contro un avversario che, nonostante abbia conquistato la salvezza già da diverse giornate, sta continuando a fare punti. In settimana abbiamo studiato nei minimi dettagli la partita sia in fase offensiva che difensiva, e scenderemo in campo convinti, con l’obiettivo di portare a casa l’intera posta in palio”.


- Mentre affrontate il Cardano va in scena il derby tra Sardinia e CCC. E' lecito dire che battere il Cardano equivarrà a poter avere in mano il vostro destino per gli ultimi 40' della stagione?


“Non dobbiamo guardare cosa fanno gli altri, ma rimanere concentrati unicamente sulla nostra partita. Vogliamo continuare ad essere padroni del nostro destino e per farlo abbiamo un solo risultato a disposizione: vincere”.


- Quanto è alto il rammarico per aver raggiunto solo da pochi mesi a questa parte quel livello di competitività che vi avrebbe certamente consentito di aspirare ad un'altra stagione?


“Le difficoltà hanno certamente inciso e non poco su questa stagione, ma alla fine è venuta fuori la squadra. Ad oggi è ancora tutto nelle nostre mani e ne io ne i miei compagni vogliamo buttare via tutto quello che abbiamo creato”.