
Pierpaolo Verde, 51 anni, è il vice-presidente della PSM Rapallo che quest’anno pare avere tutte le intenzioni per puntare al salto di categoria. E visto che vanno tenute aperte un po’ tutte le opzioni, la formazione di Massimo Sorio non solo ha chiuso la “regular season” della C1 ligure imbattuta in vetta al girone B e attende adesso di conoscere chi sfiderà nelle semifinali dei playoff previsti tra un paio di settimane (questo sabato si giocano le gare che completeranno la prima fase del campionato), ma eliminando i piemontesi del Sermig ha ottenuto il diritto di andare a contendere al Città di Cagliari uno dei quattro posti disponibili per la disputa della Final Four che metterà in palio, oltre la coccarda anche la promozione nei cadetti nazionali.
Di professione notaio, dal 2016 ai vertici della PSM, il dirigente si è prestato molto cordialmente a fare un bilancio della prima parte di campionato che ha visto la sua squadra battere in volata Città Giardino e Genova.
“Il bilancio è estremamente positivo. Dopo un primo momento di assestamento durante il quale i giocatori si stavano conoscendo e stavano capendo ciò che l’allenatore chiedeva, successivamente tutto è andato per il meglio rispettando pienamente le attese, visto l’elevato tasso tecnico della squadra”.
- Martedì prossimo vi aspetta una trasferta molto particolare in terra sarda per i quarti di Coppa Italia, contro un avversario che ha dato prova di forza e compattezza nel turno precedente. Lei è nel futsal da tantissimi anni: cosa pensa ci vorrà per ben figurare in questo doppio confronto? La sua squadra ha ancora margini di miglioramento?
“Sicuramente servirà molta concentrazione e grande tonicità fisica per essere in partita per l’intero periodo. Bisognerà sfruttare tutte le occasioni che ci verranno offerte e chiudere ogni possibile varco in sede difensiva”.
- Quali sono le sue aspirazioni, i progetti e i traguardi nel mondo del calcio a 5? Pensa si possa fare qualcosa di importante e che perduri nel tempo, sia a Rapallo che sul palcoscenico nazionale?
“Le aspirazioni sono che il movimento non smetta mai di crescere. Bisogna consentire a tutte le squadre, a qualsiasi livello, di partecipare ai campionati cercando di facilitare le iscrizioni, snellire i costi e consentire pertanto anche una maggiore pubblicità a questo sport. Una maggiore visibilità accompagnata da una maggiore educazione, a partire dalle scuole calcio per i bambini, non potrà che far bene al calcio a 5”.
Parole sante!