Nel mezzo del cammin della sua vita, Domenico Rosciano ha trovato la strada per vincere una storica Coppa Italia di Serie A2. Un successo che ha un particolare significato per il 49enne allenatore in seconda dello Sporting Sala Consilina: lui, salese di Sala Consilina, che ha vissuto la storia recente di questo club, che cosa ha provato nel momento in cui la sirena ha messo fine alla partita con il Lido di Ostia e, soprattutto, quando Leonardo Brunelli ha alzato la coppa al cielo?
“Da anni vivo con orgoglio, quotidianamente, tutte quelle che sono le dinamiche della nostra squadra, che siano loro negative o positive per me non cambia nulla: certo preferisco vivere serate come quella di domenica, per me che sono un salese dalla nascita è stata una giornata che non dimenticherò mai. Quella coppa alzata da Brunelli ripaga una comunità intera di tutti gli sforzi fatti fino ad oggi”.
- L’anno scorso ti sei messo a completa disposizione del club per traghettare il Sala verso la salvezza dopo la contraddittoria gestione tecnica iniziale. Cosa provi ripensando a quello è stato fatto domenica sera rispetto a tutte le circostanze negative del primo anno di A2?
“Lo scorso campionato è stato di grande sofferenza sotto tanti punti di vista. Quando la società mi ha chiesto di prendere il timone della nave ovviamente non ho avuto nessun problema a farlo, quello che doveva essere fatto è stato fatto, salvare la squadra del mio paese è stato un ulteriore motivo di grande orgoglio”.
- Quali sono stati secondo te i meriti della squadra sia contro la Leonardo che in finale e quanto hanno pesato le scelte tecniche fatte in ambedue le circostanze?
“Il merito principale della squadra è quello che ormai ci portiamo avanti dall’inizio del campionato e cioè non mollare mai. Questo è frutto di una metodologia di lavoro secondo me impeccabile sotto tutti i punti di vista, dove ognuno ha saputo recitare la sua parte con estrema competenza e professionalità, dai giocatori alla società, allo staff tecnico e medico, tutti sono riusciti a rendere al massimo, ecco il perché di certi risultati. Per quanto riguarda le scelte tecniche, solo chi vive dall’interno la squadra come me può capire quanto siano state perfettamente azzeccate: da fuori non si avrà mai la percezione del grandissimo lavoro che lo staff ha fatto e continua a fare”.
- Infine… sabato riparte il campionato. Due vittorie alla promozione in Serie A con la voglia di chiudere il percorso imbattuti. Ci riuscirà il Sala?
“Come ha detto il nostro mister, abbiamo messo la ciliegina, ora manca la torta e di certo non ce la faremo scappare. Vogliamo provare a vincerle tutte e non regaleremo punti a nessuno, questo per rispetto nostro e, soprattutto, per tutti gli avversari incontrati fino ad oggi: è stato un campionato difficile ed avvincente, restare imbattuti ed aver vinto una Coppa Italia difficilissima significherà aver scritto una grande pagina dello sport qui a Sala Consilina e nel Vallo di Diano”.
Nella foto: Domenico Rosciano (a sinistra) assieme a mister Fabio Oliva
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