
Esperienza e tecnica, quelle
di Gabriel Miraglia, tutte al servizio dello Sporting Altamarca, matricola del
girone B di Serie A2 che sta pagando lo scotto della neopromossa, con risultati
altalenanti, pur provando sempre a giocarsela alla pari con tutte.
Gabriel, ritrovi il
campionato di A2 dopo le prime due stagioni disputati con la Marca (dal 2005 al
2007) poi Pesaro, Acqua&Sapone, Came Dosson, Scudetto, Coppa Italia e
Supercoppa con il Marca: che ricordi hai del tuo periodo passato in questi
importanti club della nostra Penisola?
“Sono molto fiero della
mia carriera sportiva. Mi ritengo fortunato di aver alzato qualche trofeo, ma
soprattutto di aver conosciuto e condiviso il campo con tantissimi campioni.
Poi se parliamo di ricordi, la medaglia d’argento negli europei U21 del 2008 è
senza dubbi tra quelli più importanti”.
E in virtù di queste
esperienze, quali sono i consigli che ti senti di dare alla tua squadra per
superare le normali difficoltà che una neopromossa può incontrare?
“Credo che la nostra difficoltà
più grande sia proprio quella che colpisce tutte le neopromosse: l’adattamento
ai ritmi intensi della nuova categoria. Abbiamo una rosa con giocatori di
qualità e anche esperti, ma che arrivano da diverse stagioni in serie B. Quindi
ci vuole pazienza e bisogna sapere “dare tempo al tempo” che presto cominceremo
a girare come di dovere”.
Altamarca che vuole e
può raggiungere la salvezza: pregi e aspetti migliorabili secondo te della
squadra?
“Noi possiamo vantarci
di avere una rosa lunga, e non è una cosa da poco di questi tempi. Abbiamo un
gruppo che ha voglia di fare e che sa lavorare in armonia. Tuttavia, dobbiamo
ancora entrare nei ritmi della Serie A2 e migliorare alcuni aspetti tecnici e
tattici. Siamo comunque sulla strada giusta, la squadra c’è e l’obiettivo
‘salvezza’ è sempre sotto il nostro mirino”.