Sabato scorso il Sulmona, nel ritorno del secondo turno dei playoff di Serie B, ha prodotto un'altra prova di forza, ribaltando il 4-3 subito all'andata in trasferta con il Casagiove grazie a un perentorio 6-1 maturato tra le mura amiche. Come con il Terzigno nel turno precedente, anche contro i casertani il PalaSerafini ha giocato un ruolo fondamentale per sovvertire gara-1 e trionfare in gara-2. Dopo la vittoria dell'ultimo weekend, infatti, mister Antonio Ricci, intervistato dai microfoni del club, ha sottolineato il valore dei tifosi sulmonesi.
“In casa, specialmente nelle partite dei playoff che abbiamo disputato finora, abbiamo dimostrato con due squadre di tutto rispetto, perché credo che il Casagiove sia una squadra al pari della nostra, abbiamo dimostra quello che dovremo sbrigarci a fare anche fuori casa. Certo, qui è più facile, abbiamo un pubblico che nelle ultime partite ci sta seguendo con calore e dico che di queste vittorie parte del merito è anche loro”.
Alla pari del confronto con il Terzigno, anche con il Casagiove è stato importante mettere subito in chiare le cose trovando la via del gol.
“Abbiamo segnato l’1-0 nel primo tempo, se non sbaglio, dopo 19 secondi, e il 3-0, ovvero quello che avevo chiesto alla squadra per chiudere la partita, l’abbiamo segnato dopo 25 secondi nella ripresa. Questo significa che la squadra, in questo momento, è attenta su quello che stiamo facendo. Poi c’è l’insieme della squadra: oggi veramente sono stati tutti bravi”.
Questo sabato però sarà già tempo di semifinale.
“La sfida al Cures? In questo momento noi abbiamo fatto una crescita che parte dal primo giorno di allenamento: pian piano siamo cresciuti, siamo diventati una squadra che in questo momento capisco sia difficile da battere. Sicuramente incontreremo avversari validi, ma ciò non ci deve far allontanare da quello che forse non era il nostro obiettivo iniziale, ma che sinceramente adesso un pizzico alla bocca lo crea, ce la voglio fare, io come la squadra”.
Insomma, il Sulmona è a pochi passi dalla storia, anche se i risultati conquistati finora hanno già un peso importante. Tutto è stato possibile grazie a una squadra che funziona a ogni livello, dentro e fuori dal campo.
“Orgoglioso di un traguardo come le semifinali? Detto così sembra che il merito sia mio, assolutamente no - risponde Ricci in chiusura di intervista -. La crescita credo sia nata dai dirigenti e dalla società che dall’inizio hanno ripreso in mano una squadra, hanno creduto in un progetto e ci hanno aiutato in un momento che non era facile perché alla fine del girone d’andata venivamo da quattro pareggi e due sconfitte, mantenendo l’equilibrio, come oggi: abbiamo vinto, siamo nella fase nazionale e l’atteggiamento è stato lo stesso. Quindi merito a loro che ci hanno accompagnato facendoci lavorare con tranquillità e credendo in quelle che poi erano le mie parole: questa squadra, secondo me, è forte, aveva bisogno di crescere un pochino e oggi è stato un esempio per tutti. C’è stato Cappello che ha fatto gli ultimi nove minuti in campo in un momento che era difficile; quindi, con una grossa responsabilità e l’ha fatto alla pari degli altri. Magari questa cosa 5 mesi fa non era in grado di farla”.